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NAPOLI-JUVENTUS 1-0

Napoli (4-2-3-1): Meret 7,5 , Di Lorenzo 6,5 ,Rrahmani 7, Maksimovic 7, Mario Rui 6,5 ,  Zielinski 6,5 (65′ Elmas 5,5), Bakayoko 6, Politano 6 (65′ Fabian Ruiz 6), Insigne 7 (87′ Lobotka s.v.), Lozano 7, Osimhen 6 (74′ Petagna 5,5). Allenatore: Gattuso 6,5 . A disposizione: Ospina, Contini, Zedadka, Costanzo, Cioffi


Juventus (4-4-2): Szczesny 6, Cuadrado 5 (46′ Alex Sandro 5), De Ligt 6,5 , Chiellini 5, Danilo 6,5 , Chiesa 5,5 , Bentancur 6 (72′ Kulusevski 5,5), Rabiot 6, Bernardeschi 5 (64′ McKennie 6), Morata 5, Cristiano Ronaldo 5. Allenatore Pirlo 5,5 . A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Bonucci, Demiral, Di Pardo, Frabotta, Fagioli, Peeters
Arbitro: DOVERI (sez. Roma 1) 5 Guardalinee: GIALLATINI – PRETI  IV uomo: CALVARESEVAR: VALERI – Avar: BINDONIMarcatori: 31′ Insigne (rig)  (N)                                                                                                                       Note: Note: Terreno reso pesante dalla pioggia caduta durante la giornata, in una serata dalla temperatura rigida, di poco superiore allo zero, con folate di vento che non hanno disturbato le traiettorie del pallone. Spalti vuoti.              Ammoniti: Di Lorenzo (N), Chiellini (J), Cuadrado (J), Bakayoko (N), Rabiot (J). Calci d’angolo 8 a 4 per la Juventus. Recuperi: 2′ e 6′

NAPOLI. Da dove iniziare per commentare la resurrezione di un Napoli ridotto in braghe di tela, con sette indisponibili, con il candidato a ricoprire il ruolo di portiere, il colombiano Ospina, bloccato da una contrattura a pochi istanti dal fischio di inizio, con l’allenatore umiliato da ogni dove ed ormai oggetto di un sempre più corposo hashtag “Gattusoout”, e destinato a trovare altri lidi, in caso di sconfitta, paventata dagli scommettitori e dai cosiddetti “gufi partenopei”? Non dal semplice risultato, la vittoria contro i temibili ed agguerriti bianconeri, lanciati verso il traguardo massimo, avendo collezionato vittorie su vittorie tra campionato e Coppa Italia, ma dallo spirito agonistico del collettivo, dalla vis pugnandi, dalla concentrazione, dalla voglia di sostenere l’allenatore, di cancellare le dicerie che volevano una squadra addirittura contro il tecnico: poteva Rrahmani essere il cosiddetto bluff del calcio mercato, dopo la brillante esperienza a Verona? Doveva Maksimovic tirare indietro la gamba e collezionare errori su errori per il mancato rinnovo del contratto? Occorreva non sperare in un recupero del nigeriano Osimhen, bloccato da infortunio alla spalla e dal Covid? Era indispensabile far volteggaire sul capo del trainer come falchi, indossando i panni dei salvatori del Napoli, tutti, o quasi, gli allenatori attualmente a spasso o impegnati su panchine di compagini che ben stanno figurando nel torneo tricolore ( Italiano e Juric ndr)?

E’ opinione comune che in Italia di tecnici, capaci di pontificare dalla poltrona del soggiorno o dai trespoli delle trasmissioni sportive, video e radio, se ne contano a milioni, ma quanti sapranno realmente passarsi la mano sulla coscienza e riconoscere a Gattuso, non tanto dei meriti spaziali, ma almeno di aver combattuto con una rosa decimata da atleti, soprattutto in fase offensiva, di aver necessariamente fatto ricorso a quanto aveva disponibile sulla panca ( nella partita contro i bianconeri erano seduti, accanto a Contini, unico portiere, Costanzo e Zedadka ( Carneade, chi sono costoro ?), avendo utilizzato Elmas, Ruiz, Lobotka e Petagna), riconoscendo a Lozano il sacrificio di aver giocato (?), o meglio, zoppicato nei minuti di recupero per problemi muscolari dopo aver corso in avanti e recuperato in fase difensiva, sputando l’anima? E’ semplice dimenticare che il traguardo della finale di coppa Italia è sfumato per gli errori difensivi, che grazie ad intensi allenamenti nei tre giorni a disposizione di Gattuso tra una gara e la successiva, la coppia di centrali, essendo stata superlativa in ogni dove nel match vinto, ha evitato e, conseguentemente, difeso la porta dagli attacchi di un certo Ronaldo e di uno scatenato Morata? E i sedicesimi di finale di Europa League di giovedì prossimo a Granada li abbiamo, per caso, ignorati? Per tutti i quesiti, la risposta è necessariamente un deciso “no”, per combattere quella esagerazione che circonda ogni situazione partenopea che non capita a casaccio, ma viene creata ad hoc, segno dell’insofferenza che nasce sistematicamente in ogni campionato degli azzurri: si inizia con il piede giusto, poi iniziano a sentirsi i primi cigolii, all’insorgere di qualche difficoltà, che è tra l’altro parte dell’essere umano, poi si sottovalutano gli imprevisti, successivamente le critiche vengono amplificate dalla sconfitta interna ( quella contro lo Spezia ha del clamoroso, per l’andamento della gara, dominata in largo ed in lungo….), e quando vai ad osservare lo score delle partite disputate, contando le sconfitte, ma non come sono maturate (leggasi il match al Meazza contro l’Inter), ti viene la voglia di distruggere tutto e ricominciare da capo.

Non è così che si programma, non è la strada giusta cambiare pensiero, umore, strategie se pensi di riuscire a vincere tutto e subito: non hai un patrimonio che ti consente di spendere a dismisura i tuoi introiti ( tra l’altro questo campionato senza pubblico, ha, ed avrà, forti ripercussioni sul bilancio), non puoi permetterti due squadre di alto livello ( hai una discreta panchina, quando sono tutti disponibili), cosa che invece conta la Juventus, per esempio, che può concedersi il lusso di avvicendare sette uomini tra due partite consecutive senza stravolgere il gioco. Aveva il buon Gattuso salvato una barca che stava affondando, lo scorso torneo, raccogliendo discrete soddisfazioni in campionato e sollevando al cielo la Coppa Italia, quest’anno è stato accontentato con l’acquisto di Osimhen, Bakayoko e Petagna, ha rivitalizzato, in maniera splendida, Lozano, e ci lamentiamo per non vedere gioco? Se da uno schema che aveva funzionato alla stregua di un orologio svizzero, collezionando vittorie in serie, si è ritrovato con uomini non in grado di supportarlo, che colpa gli vuoi addossare? Ha modificato il modulo, ma i risultati non lo hanno premiato in maniera soddisfacente, ha salvato la pelle nella partita di andata della semifinale di Coppa contro l’Atalanta al “Maradona”, giocando con la difesa a tre, ha dovuto far giocare necessariamente uno Zielinski visibilmente stanco ed affaticato, ora è fin troppo giusto che a fine partita urli la sua rabbia e mostri la sua gioia, che sa tanto di liberazione, e trova conforto nel cerchio formato da tutti i calciatori introno a lui, oggetto di pacche affettuose e di abbracci di una tenerezza e di un affetto che solo due innamorati nel giorno di S. Valentino possono scambiarsi.

 Complimenti da parte nostra al savoir faire che ha cosparso la sua intervista nel dopo partita, che integralmente riportiamo: “Napoli in grandissima difficoltà, abbiamo sofferto tanto e forse la Juve meritava qualcosa in più. Abbiamo fatto la partita che serviva. Questa è una grande vittoria, ci voleva per il morale. Ora speriamo di recuperare qualche giocatore perché così’ ‘siamo corti’. Quest’anno ho avuto tanti giocatori fuori, se stiamo ancora attaccati è merito dei ragazzi. Abbiamo difettato di prestazioni altalenanti, bisogna analizzare anche quello che abbiamo passato in questi mesi. Mi sarebbe piaciuto giocarmi tutto il campionato con la squadra al completo.Gli abbracci dei ragazzi a fine partita? Mai avuto dubbi sulla loro fiducia, anzi c’è sempre stata la sensazione che la squadra mi ascolti durante la settimana, altrimenti me ne sarei andato a casa.  Ora andiamo avanti, poi vediamo cosa succederà. Messaggi per qualcuno? La risposta di oggi è per nessuno, l’allenatore deve essere giudicato per quello che fa: non mi piace quando si parla e mi si attacca a livello personale. Qualcuno pensa che sono scarso o non idoneo per allenare il Napoli? Lasciatemelo passare: “sticazzi” (espressione colorita ma significativa, per la quale chiediamo scusa ai lettori ndr), sono grande e vaccinato e riesco a sopportare tutto. Poi posso andare anche sotto casa di chiunque, non è un problema “(questa l’unica risposta fuori luogo…ndr) Messaggio 1 di 1257

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