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NAPOLI. Se due prove definiscono un indizio, non si può sottacere la necessità di Mertens, che in due partite casalinghe (Udinese e Fiorentina), da subentrato, ha mosso tabellino dei marcatori ed ha dato impulso alla manovra, ribaltando i friulani e recuperando il risultato, anche se non sufficiente per agguantare il risultato finale, contro i viola, pur fallendo in entrambe le gare due ghiotte occasioni, una di piede, l’altra di testa.

Queste prestazioni hanno dimostrato due ipotesi, la prima che, in coppia con Osimhen, può garantire uno schema offensivo non prevedibile, evitando agli avversari di avere come unico punto di riferimento il nigeriano, facilmente da francobollare, il secondo di donare quella fantasia che il Lorenzo non garantisce più, e, aspetto da non sottovalutare, la carica psicologica che riesce ad infondere ai compagni, un po’ quello che si riconosce ad Ibrahimovic nel Milan. E non è solo la gioia che mostra quando gioca, la stessa che trasmette al piccolo Ciro, giunto ad allietare la sua vita lontano dal campo: quella voglia di non lasciare la città, di non tradire il popolo che lo porta in palmo di mano, di autoridurre l’ingaggio, e di non sa cosa altro porre sul piatto della bilancia pur di convincere il massimo dirigente ad accontentarlo.

Un sondaggio recita due alternative, concedergli un contratto biennale o rinunciare ai suoi piedi “fatati”: ebbene, il 95 per cento opta per la prima risposta, segno evidente che non trattasi solo di affetto per le emozioni che ha regalato ai tifosi, per essere il miglior realizzatore della storia degli azzurri, ma di rappresentare un calciatore, tecnicamente e tatticamente irrinunciabile.

Altra sua peculiarità, la pazienza,non lamentandosi per lo scarso utilizzo da parte dell’allenatore, e attendendo con serafico atteggiamento il suo momento, conscio dei suoi mezzi e di essere utile alla causa partenopea. Il presidente può scegliere, schierarsi contro il volere del popolo oppure guardare e pensare al risparmio, in quanto ad ingaggi, ma nel caso di “Ciro senior” non trattasi di guadagno ma di usato sicuro: non vorrà mica rendere un piacere a Sarri, che lo ha scoperto “attaccante” e ne è diventato, da quel momento, suo padre putativo? Strizzi l’occhio, De Laurentiis, al belga napoletanizzato, lo merita!

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