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«Il mio orientamento è semplice: le nostre famiglie e imprese contano 1000 volte di più delle bandiere di partito e delle coalizioni». Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in occasione dell’incontro, promosso da Confagricoltura Campania, dal titolo “L’impresa al centro della politica regionale», ieri a Napoli. «Oggi si decide – ha affermato – diversamente dal passato quando avevamo un governo di anime morte». «Vorrei sfidarvi a dirmi cosa è stato fatto in passato in termini oggettivi – ha sottolineato – quanto è arrivato alle imprese, quali politiche per la scuola, quante borse di studio abbiamo dato, quali investimenti per la sanità. Datemi un risultato: zero, in qualche caso, come i buchi di bilancio, sotto zero». «Ringraziamo il Padreterno se abbiamo questo governo regionale che decide e non si fa ricattare da nessuno – ha aggiunto – Per fare quello che abbiamo fatto ci siamo sacrificati l’esistenza, e dopo il sacrificio che comporta questa attività non c’è più alcuna voglia di fare i conti con la politica politicante, si lavora e basta non c’è altro da fare». «Abbiamo ereditato nel 2015 un buco di bilancio di 3 miliardi – ha ricordato – Abbiamo dovuto risanare questo buco di bilancio, cosa che ci ha messo ovviamente in difficoltà, ma io non intendo governare rinviando al futuro i debiti». «Abbiamo risanato i conti e oggi abbiamo per la prima volta un Outlook che vede la Campania più avanti del sistema Italia. Non ci liberiamo delle 3B per le rate che paghiamo ogni anno di mutui – ha proseguito – Questo significa quando ti mangi il futuro dei tuoi figli per fare contento qualcuno. La logica che prevaleva era quella della coalizione e non si decideva nulla»

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