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MENTRE l’Europa occidentale è già nella morsa dell’anticiclone africano, nel nostro Paese la fase più critica comincia oggi quando nove città saranno da bollino rosso, cioè a rischio alto di ondate di calore. Per gli esperti il caldo intenso potrebbe protrarsi anche la prossima settimana, con aggravi alla situazione idrica.

Secondo un’analisi dell’Ue, il 46% del territorio è a rischio siccità. Mentre Europa Verde calcola che in 21 anni in Italia per gli incendi sono andati a fuoco 8 milioni di ettari, il 26% della superficie, 24.000 ettari solo negli ultimi sei mesi. “Molto probabilmente sarà la settimana più calda di questo anno”, spiega Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.ilMeteo.it.

Nel Paese a partire da oggi sono previste temperature “in continuo e costante aumento con punte di 39-41°C in città come Milano, Pavia, Bologna, Ferrara, Padova, Firenze. Di notte, almeno fino alle 23, le temperature rasenteranno i 30°C in tantissime città del Nord e della Toscana. Alle previsioni si aggiunge il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute che monitora 27 centri italiani.

Le città da bollino rosso sono in crescita, dalle cinque di lunedì e di ieri, oggi saliranno a nove: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Genova, Latina, Perugia, Rieti e Roma. Col progredire del caldo aumenteranno nei prossimi giorni anche le città con bollino arancione. In Alto Adige ieri si è registrata la giornata più calda dell’anno con 38 gradi, il record storico è di 40,1 gradi registrato l’11 agosto 2003.

Proprio nei giorni scorsi l’Osservatorio Geofisico di Unimore ha sottolineato che “l’estate 2022, iniziata a maggio, è molto simile all’estate del 2003 il cui caldo venne definito “Hyperestremo”. “Il nucleo più caldo della massa d’aria subtropicale al momento interessa i Paesi europei occidentali – osservano i meteorologi di Meteo Expert – è allerta rossa in Francia e Gran Bretagna con picchi oltre i 40 gradi e possibili nuovi record”.

In Francia le elevate temperature hanno fatto da innesco agli incendi che hanno distrutto 14.000 ettari in Gironda. Diversi record storici di temperatura sono stati battuti ieri in Francia: da Brest a Biscarrosse, passando per Nantes, nel “giorno più caldo di questa ondata di calore”, ha annunciato Météo-France. L’ovest della Francia e l’Inghilterra del centro e del sud, Londra compresa, da ieri sono state progressivamente investite da un’ondata di caldo rovente, che porterà temperature di oltre 40 gradi, che per il Regno Unito costituiscono un record assoluto. La Francia occidentale, secondo Météo France Institute sta affrontando una “apocalisse di caldo”.

La città di  Parigi  innalza il livello di allerta sui quattro previsti nella scala di vigilanza meteo. Oltre all’attivazione di un’unità di crisi, diverse misure sono state annunciate dalle autorità locali, come l’apertura di sale refrigerate in libero accesso nelle circoscrizioni, rafforzamento degli aiuti ai senza fissa dimora, apertura di parchi e giardini anche la notte per permettere a parigini e turisti di trovare un po’ di fresco. Parigi è tra le città più densamente popolate al mondo, con poche aree di verde pubblico nel centro città. Secondo gli esperti, quella di oggi potrebbe essere una delle giornate più calde mai registrate nella storia della Francia.

Fiamme ed evacuazioni anche in Spagna, dove da quando è iniziata l’ondata di caldo il 10 luglio sono morte 360 persone per cause legate alle alte temperature. Secondo un rapporto stilato dal Centro ricerca della Commissione Ue sulla siccità in Europa, il 46% del territorio è attualmente esposto a livelli di allarme associato al deficit di umidità del suolo e allo stress della vegetazione.

In Italia, la mancanza d’acqua in alta quota ha portato alla chiusura anticipata del rifugio Gonella (3.071 metri), sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. Con la nuova ondata di caldo eccezionale gli esperti del ministero della Salute ricordano di evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde, di bere acqua e mangiare frutta fresca. E di proteggere i bambini e soprattutto gli anziani, il cui organismo ha una capacità ridotta di mantenere costanti alcuni parametri vitali. Il caldo e i cambiamenti climatici, infine, possono intensificare la formazione di tornado anche in Italia.

Da Nord a Sud, Italia in fiamme. Un vasto rogo nella zona del Carso, in Friuli, ha costretto Autovie Venete a predisporre la chiusura del tratto dell’autostrada A4 tra Redipuglia e Lisert in direzione Trieste.  Nell’area sono impegnati i vigili del fuoco  del comando di Gorizia, Udine e Trieste con tutte le squadre disponibili.  Per fronteggiare l’incendio è stato richiesto  anche l’intervento dei canadair. Dopo i roghi di ieri, continuano a bruciare i boschi nelle colline di  Massarosa, in provincia di Lucca. Le fiamme, partite dalla località  Bozzano, si sono estese la notte scorsa nei vasti boschi di resinose tipici della zona. Chiusa la bretella autostradale che collega la A11 con la E80. Continuano a bruciare Roma e provincia.

A essere particolarmente colpito il quadrante nord-ovest per l’incendio boschivo che ha vista interessato la zona periferica della Pisana. A Fiano Romano, in prossimità  di via Val Casale 50, sono state impegnate invece tre  squadre dei pompieri. Non si arresta la piaga degli  incendi a Bolzano. Ieri nuovo intervento dei vigili del fuoco sul Guncina per spegnere un focolaio di sterpaglie in zona boschiva non distante dall’ex albergo Germania. La colonna di fumo era visibile dal quartiere Gries. Si tratta della stessa zona dove la scorsa settimana era scoppiato un primo incendio. In via precauzionale alcune famiglie hanno lasciato le loro abitazioni. Dietro i roghi, potrebbe esserci l’azione di uno o più  piromani.

Fiamme anche in Salento, dove un incendio di vaste proporzioni ha distrutto nella notte un immenso uliveto alla periferia di Presicce, in provincia di Lecce. Nel Nord della Sardegna due incendi hanno impegnato le squadre a terra, elicotteri del Corpo forestale e un Canadair. Ancora incendi di macchia mediterranea ieri in provincia di Palermo. Le fiamme sono divampate nei territori di Monreale, Bolognetta, Campofelice di Fitalia. Forestali e vigili del fuoco sono stati impegnati in questi giorni a Godrano, dove sono dovuti intervenire nella zona del bosco di Ficuzza anche i mezzi aerei per diverse ore per spegnere il rogo che stava minacciando il bosco e gli allevamenti.


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