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Beppe Grillo

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Le cronache politiche rendono noti gli appellativi di Beppe Grillo e Mario Draghi. Il primo – ma si sapeva – è l’Elevato. Il secondo, invece, è il Supremo. Nomina sunt consequentia rerum, manco a dirlo. E altro che guelfi e ghibellini nell’Italia di Machiavelli e Guicciardini, verrebbe da dire. Ormai il parametro è post-moderno: uno, infatti, è l’Elevato a capo dei Testimoni di Geova della politica e l’altro è il Supremo a capo della Scientology liberal-messianica in marcia verso l’Apocalisse. Gli uni e gli altri pronti alla camicia con le maniche corte (con cravatta allentata e bottone slacciato, va da sé).


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