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Proteste contro il Green pass

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A TRENTO sono pronti a far scattare nei prossimi giorni le prime sospensioni per il personale scolastico che non sia dotato di Green pass, avendo deciso di non vaccinarsi e non avendo intenzione di sottoporsi al tampone ogni 48 ore per poter tornare al lavoro.

L’annuncio è venuto da Roberto Ceccato, dirigente del Dipartimento istruzione della Provincia, che sta cercando di garantire una ripresa dell’anno scolastico in presenza, che sia la più regolare possibile, dalle scuole materne alle superiori. Il vero banco di prova sarà comunque il 13 settembre con l’inizio dell’anno scolastico.

«Finora c’è già qualche provvedimento di sospensione in via di predisposizione, ma si tratta per ora di situazioni molto limitate. C’è già qualche caso di docenti che non hanno preso servizio e che non intendono dotarsi di ‘Green pass’, ma mi sembrano percentuali gestibili». La situazione rimarrà fluida fino alla prossima settimana, poi si cominceranno a fare i conti e anche ad adottare gli interventi per la nomina di supplenti.

Diversa in parte la situazione a Bolzano, visto che l’Alto Adige nelle graduatorie nazionali, per quanto attiene la vaccinazione del corpo docente, si trova nelle posizioni più basse della classifica. Qualche insegnante ha dichiarato: «Non possono decidere a Roma per noi». Sono già una ventina le persone tra docenti e il personale Ata che si sono dimesse dalla scuola in lingua tedesca, mentre altri 58 dipendenti sono stati sospesi.

Naturalmente i dirigenti guardano alla situazione dal punto di vista dell’accessibilità didattica. Sigrun Falkensteiner, direttrice della scuola di lingua tedesca in Provincia di Bolzano, ha dichiarato ai giornali locali: «Ci dispiace per ogni singola persona, ma parliamo di numeri gestibili che ci consentono di garantire la didattica».

Nella scuola in lingua italiana, invece, al momento sono poche le persone che si sono licenziate e una mezza dozzina quelle sospese. L’ordinanza del governatore Arno Kompatscher non prevede il Green pass per la mensa scolastica e nemmeno per le attività sportive o culturali durante l’orario di insegnamento in strutture sportive esterne o in luoghi culturali.

A Bolzano le lezioni sono riprese il 6 settembre dopo lo stop estivo. Al 3 settembre solo il 63 per cento del personale scolastico risultava vaccinato, addirittura il 30 per cento in meno rispetto alla media nazionale. Il vaccino è difficilmente accettato soprattutto nel gruppo linguistico tedesco e nelle valli.

Anche tra gli studenti le cose non vanno meglio. Secondo gli ultimi dati Gimbe, il 62 per cento dei ragazzi che si trovano nella fascia 12-19 anni non ha ricevuto alcuna dose, contro una media nazionale del 46,9 per cento. Situazione migliore a Trento.  Il report settimanale redatto dalla presidenza del consiglio dei ministri sul personale scolastico vaccinato (è basato sul  data-base  dell’Azienda sanitaria) indicava al 3 settembre che mancavano all’appello ancora 3.446 persone su un totale di 19mila, ovvero il 18,14 per cento.

Il problema, nei raffronti con altre realtà italiane, riguarda i criteri di individuazione della platea vaccinale che viene qualificata come  “personale scolastico”. A Trento vi hanno inserito  il personale delle scuole pubbliche e private equiparate, gli insegnanti, i bidelli, il personale amministrativo e ausiliario, il personale dei nidi e anche le Tagesmutter degli asili domiciliari.

Non si tratta, di conseguenza, solo di maestri e professori. Ceccato è chiaro: «Un insegnante sospeso viene sostituito. Dispiace ma è quanto prevede la legge». Anche sul fronte della Federazione delle scuole materne si aspetta la campanella. Il presidente Giuliano Baldessari: «Si inizia e solo allora vedremo quanti sono effettivamente a non essere in regola con il green pass. Speriamo che sia come per le manifestazioni dei no vax alle stazioni, che alla fine erano molto pochi. Comunque qualche insegnante in graduatoria ancora ce l’abbiamo per eventualmente coprire con la supplenza chi dovesse preferire la sospensione alla presentazione del green pass».


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