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Andrea Orlando

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Gentile direttore, in merito all’articolo pubblicato, giovedì 9 giugno, sul suo giornale, dal titolo: “Ministro Orlando, Sveglia!”, si precisa quanto segue.

Le modifiche apportate al Reddito di cittadinanza dalla legge di bilancio sono immediatamente applicabili e non prevedono decreti ministeriali attuativi né con riferimento al sistema dei controlli, né con riguardo ai profili sanzionatori.

Non si comprende quali siano i decreti “che consentono alle strutture pubbliche di riorganizzarsi e fare il lavoro promesso”: non esiste alcun decreto, connesso all’attuazione del Reddito di cittadinanza, che presenti questo contenuto. Ugualmente equivoco è il riferimento a “due tre articoletti di legge che permettono di usare le agenzie private di lavoro”: anche in questo caso, non sono previsti decreti attuativi.

Il coinvolgimento del sistema privato è stato infatti previsto nel Programma GOL, adottato a dicembre scorso, mentre le modalità concrete di tale coinvolgimento sono state definite in tutte le programmazioni regionali attuative, adottate entro il primo trimestre dell’anno e sono in corso di pubblicazione i bandi regionali per l’effettiva partecipazione dei privati.

Inoltre, con delibera del Commissario dell’ANPAL del 9 maggio scorso, sono stati aggiornati gli standard sia di prestazione che di costo con cui le attività svolte dai privati possono essere remunerate. Anche con riferimento agli altri due aspetti citati dall’articolo – “la macchina dei colloqui mensili” e i controlli “sui rifiuti non formalizzati di offerte di lavoro lasciate volutamente cadere” – non è previsto alcun decreto attuativo.

Si tratta, infatti, di un’attività posta in capo ai centri per l’impiego, che non necessita di interventi da parte dello Stato. Sui colloqui mensili, peraltro, già sono stati segnalati al sistema informativo del Reddito di cittadinanza 521 casi di assenza non giustificata per l’attivazione della sanzione prevista.

Nel complesso gli eventi suscettibili di sanzione comunicati al sistema informativo sono stati dall’inizio dell’anno oltre 21 mila, con un incremento del 30% rispetto allo stock del 31.12.2021 (cioè al totale di segnalazioni a partire dall’avvio della misura nell’aprile 2019). A questi devono essere peraltro aggiunte le segnalazioni fatte attraverso il sistema GEPI.

LEGGI LA REPLICA DEL DIRETTORE ROBERTO NAPOLETANO


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