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Paola Turci e Francesca Pascale

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Sono riuscite a mantenere il segreto fino alla vigilia del lieto evento ma adesso lo sanno tutti che Francesca Pascale e Paola Turci si sposano, e pure dove. Il gossip è implacabile e i personaggi ghiotti: a tradire la coppia sono state le prenotazioni nelle strutture alberghiere nei pressi di Montalcino, luogo in cui domani si svolgerà il rito civile che suggella l’amore tra la ex compagna di Silvio Berlusconi e la cantautrice.

A celebrarlo sarà il sindaco del comune senese, Silvio Franceschelli, mentre il ricevimento si terrà nel castello di Velona, immerso tra i vigneti di Brunello, su cui il Cavaliere ebbe mire di acquisto sfumate – un festeggiamento sobrio ma non certo low cost, con pochi invitati vip e pochi politici).

A questo punto l’unica reazione alla notizia dovrebbe essere fare gli auguri alle spose e invece no, sui social i commenti sono soprattutto cattivelli. La loro relazione era nota: due anni fa i paparazzi le avevano beccate a farsi effusioni in barca, due bellezze in bikini e atteggiamento più che amichevole – uno scoop lanciato a breve distanza dal comunicato ufficiale che aveva annunciato la fine del lungo rapporto tra Pascale e il Cavaliere. Difficile che fosse stato davvero uno scatto rubato, lì, in mezzo al mare del Cilento. Da subito Francesca e Paola (o, romanticamente Paola e Francesca, suggestione letteraria raccolta anche da Massimo Gramellini nel suo Caffè) non si sono nascoste, pur senza mai celebrare il coming out che il pubblico aspettava. In fondo era sottinteso e tanto bastava, al netto di proclami giustificatori.

Turci in un’intervista si era definita in quello che oggi si chiama orientamento amoroso e sessuale “fluido”; Pascale già da mesi preparava il terreno spiegando di amare Silvio, però un domani forse, chissà, se s’innamorasse, ad esempio, di una donna, che male ci sarebbe?

Gli ultimi anni come “lady berlusconiana” prima della svolta

Negli ultimi anni, nel ruolo di first lady berlusconiana l’avevamo vista sostenere la causa Lgbt e presenziare ai Pride. Erano i tempi in cui la ragazza partenopea che agli esordi di un’improbabile carriera di spettacolo sgambettava davanti alle telecamere di un’emittente locale si era trasformata in una signora bionda, sofisticata e abbigliata senza le grazie in mostra, se non il preziosissimo diadema della gioventù, orgoglioso trofeo delle varie conquiste dell’anziano Cavaliere.

È questa l’apparenza che Silvio suggerisce alle sue donne, ricalcata dallo stile dell’attuale compagna, Marta Fascina, di origini melitesi. Che Berlusconi ha impalmato in una cerimonia non ufficiale, un party con tutti i crismi del matrimonio, dall’abito della sposina al taglio della torta. Tutti, tranne la regolarizzazione giuridica del vincolo, una situazione che fatalmente riunisce Silvio alla devota ex che gli fu accanto nove anni.

Per motivi diversi, neanche Francesca ovviamente avrà un matrimonio legale e i censori della famiglia non hanno mancato di sottolinearlo: «È soltanto unione civile – blaterano indignati – non sono sposate, quello si fa tra uomo e donna». Una precisazione odiosa, ma purtroppo corretta. Forse in un prossimo futuro le cose cambieranno, nel frattempo non si potrebbe semplicemente essere felici per loro, come per chiunque si sposi, o annunci la nascita di un bambino o la laurea di un figlio?

Ma Paola e Francesca suscitano mal di pancia ben oltre la loro relazione. A Pascale non si perdona la giravolta sessuale da compagna di uno degli uomini più potenti e ricchi d’Italia a sposa arcobaleno. La bollano come ipocrita e opportunista, alludendo alla buonuscita elargita dal Cav in memoria del loro amore. Turci, che ha avuto celebri relazioni etero e un precedente matrimonio, da parte sua “delude” chi la stima come militante di sinistra. Ecco, proprio lei ora cade sul cliché destrorso scegliendo una partner belloccia, vent’anni più giovane e di fede politica opposta?

In realtà, durante il fidanzamento con Berlusconi, era nota l’ingerenza della Pascale per una virata del partito azzurro verso i diritti civili. Francesca non è una stupida e s’intrometteva, trattava da pari a pari con i dirigenti forzisti (infastiditi), stimolava nel compagno riflessioni critiche sui cambiamenti della società. C’erano le foto sul divano lussuoso con i capelli cotonati e il cagnolino Dudù, ma iniziavano a fare capolino i messaggi alla comunità gay e le foto con le trans nelle piazze.

Francesca Pascale, la Calabria e l’amicizia con Jole Santelli

Francesca Pascale e Jole Santelli

Alla Calabria Pascale è legata dall’amicizia con Jole Santelli, che i beninformati indicavano come fedelissima depositaria di confidenze private, forse anche quella che oggi Francesca rappresenta sui suoi profili social nel simbolo della bandiera a strisce colorate.

A Jole voleva un bene enorme, e alla scomparsa della governatrice non si produsse in epitaffi altisonanti ma rifuggì le interviste, lasciando uno struggente messaggio su Instagram, con lo sfondo di una finestra aperta su un orizzonte marino: “Ci davamo forza l’un l’altra, io sempre dalla tua parte e tu sempre dalla mia. Ti porterò nel mio cuore”.

Francesca e Silvio, come si cambia (o non si cambia) nella vita

Nella vita si cambia, e se ai criminali è riconosciuto il diritto all’oblio, è massima miseria umana cavillare su chi si è amato prima e dopo. Le sghignazzate sul tormentone del Calippo, già volgare sfottò all’epoca del fidanzamento con Berlusconi, sono lo specchio perfetto delle attuali battute velenose sulla “finzione” etero di Francesca al fianco di Silvio.

“È lesbica e lo ricatta”, dichiarò ai media con sicurezza l’attrice Michelle Bonev, frequentatrice assidua di Arcore, prendendosi una querela per stalking e atti persecutori. Pascale ebbe ragione e ottenne le scuse della starlette e un risarcimento di 50mila euro. Per le nozze di domani intanto sono arrivate le felicitazioni di Paolo Berlusconi. Il Cavaliere ancora non si è espresso, forse un po’ risentito dal commento ironico che Francesca fece su Repubblica alle voci matrimoniali su Silvio e Marta Fascina (“il pres ci dimostra che l’amore non ha età. Ha quasi novant’anni ma ci crede ancora”), siglate pure dalla divertita promessa, se mai invitata all’eventuale terzo sì di Berlusconi, di fumare un joint per “disobbedienza civile”. Una volta, innamoratissima, rivelò di averlo chiesto ogni giorno, a Silvio, di sposarla.

Oggi entrambi palpitano per nuove anime gemelle e ci piace accomunare i due ex amanti, vite e personalità diversissime, in questa comune volontà di rifiutare etichette.

Attenzione, il valore dei coming out di uomini e donne famosi resta innegabile: Tiziano Ferro come Gabriel Garko o negli Usa l’attrice Kristen Stewart, tutti hanno aiutato a picconare il muro dell’omertà. Lo hanno fatto con il salvagente della fama ma anche correndo rischi d’immagine, pure per gli altri, per chi si nasconde e ha vergogna di sè. Ma forse adesso i tempi sono maturi per superare questo importante step. Prima delle leggi, al cammino delle libertà individuali è proprio questo che serve. Non dover spiegare, e nell’era della condivisione ossessiva, non essere tenuti a partecipare i fatti propri se non alle persone care – una cosa vecchia e fuori moda, ma da salvare.

Poi, certo, per Paola e Francesca l’evento avrà risvolti glamour, e ci sta. Ma questa è un’altra storia, non è reality show ma il lato frivolo di ogni matrimonio, ad appannaggio degli esclusivi convitati del castello toscano (1600 euro ad ospite, dicono). Quello delle acconciature- tortura, i tacchi alti, la cravatta stretta, la litania delle foto. Irrinunciabili ricordi del giorno più bello di due persone che si amano.


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