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SONO sei in totale i detenuti morti dopo il caos nel carcere di Modena. Lo ha confermato il capo del Dap Francesco Basentini, in collegamento telefonico con ‘Agorà’ su Raitre. “Tre sono morti prima del trasferimento, nel carcere di Modena – ha spiegato – e altri 3 nelle carceri dove erano stati trasferiti”.

Quattro detenuti sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni di salute e in prognosi riservata, dopo la rivolta scoppiata ieri nel carcere di Modena per le limitazioni dovute al contenimento della diffusione del coronavirus. Al momento, spiega il policlinico modenese, sono stati 18 i pazienti trattati nei posti medici avanzati (Pma), la maggior parte per intossicazione. I più gravi, 6 detenuti, sono stati trasportati ai pronto soccorsi cittadini di cui quattro sono in prognosi riservata ricoverati in terapia intensiva: due al policlinico di Modena, uno a Baggiovara e uno a Carpi. Nel corso della protesta sei detenuti sono deceduti: tre sono morti nel carcere di Modena ed altri tre nelle carceri dove erano stati trasferiti. Al pronto soccorso dell’ospedale civile di Baggiovara sono state medicate tre guardie e sette sanitari con ferite lievi; uno di questi è lievemente intossicato.

I sanitari coinvolti fanno parte del contingente di due medici, un coordinatore infermieristico e sette infermieri impegnati nell’assistenza ai detenuti. Per la gestione sanitaria legata alla violenta protesta scoppiata in carcere sono stati coinvolti, complessivamente, undici mezzi tra volontariato provinciale (Anpas e Cri) e mezzi istituzionali gestititi dal coordinamento del Servizio emergenza territoriale 118 Modena. Sono stati allestiti due Pma con due medici e tre infermieri del dipartimento emergenza urgenza, che hanno permesso di classificare la gravità delle condizioni dei feriti e trattarli secondo i criteri del triage in maxiemergenza, per poi inviarli, qualora necessario, verso i luoghi di assistenza più appropriati. Sono ancora presenti sul posto, un coordinatore del servizio emergenza territoriale, tre infermieri e due medici.

Quella di Modena non è l’unica rivolta. Proteste sono in corso anche nelle carceri di Palermo, Verona, Alessandria, Milano e Foggia. Da Foggia questa mattina sono evasi cinquanta detenuti. Una trentina sono stati ripresi dopo qualche ora.

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