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Una vecchia postazione di bike sharing in città

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Il primo esperimento con il bike sharing a Bari è naufragato anni fa a causa della mancata manutenzione e degli atti di vandalismo. Ma il Comune non demorde ed è pronto a lanciare un nuovo servizio di bici a noleggio, anche elettriche, che sarà attivato dal gruppo Sitael di Mola con il brand Vaimoo. In città, entro la fine dell’anno, saranno allestite 42 stazioni per un totale di 300 biciclette. In base al bando, i veicoli previsti saranno dotati di un sistema innovativo di connettività e vedranno inoltre la presenza del Mat (Magnetic assisted tap), la smart docking station per e-bike, che consentirà di offrire un servizio di bike-sharing con protezione antifurto e anti-vandalismo: per prelevare il mezzo gli utenti dovranno accedere tramite app.

L’investimento complessivo del privato (che si è appunto aggiudicato il bando per 20 anni) è di 2 milioni e 300mila euro: a questo si aggiungeranno almeno 4 milioni di euro per la manutenzione. Il Comune fornirà un canone di 60mila euro l’anno più 700mila euro una tantum. Secondo i calcoli dell’amministrazione, il valore della concessione per tutti i 20 anni sarà di 30 milioni di euro. Il privato potrà recuperare l’investimento non solo con l’utilizzo dei mezzi da parte degli utenti, ma soprattutto con la pubblicità. Ciascuna stazione sarà infatti “accompagnata” da un totem pubblicitario.

Questa la ragione dei notevoli ritardi nell’avvio del servizio, dal momento in cui è stato affidato dal Comune (era il 2018). L’amministrazione prima ha dovuto approvare il nuovo piano sull’impiantistica pubblicitaria e solo successivamente si è riusciti a sbloccare la situazione e a dare l’ok al nuovo servizio. Che partirà tra la fine di quest’anno e l’inizio del nuovo.

«Ricominciamo con il bike sharing – commenta il dirigente della ripartizione Mobilità, Claudio Laricchia – che questa volta sarà gestito non dal Comune ma da una società esterna, anche di rilievo, dato che opera in città come Rotterdam e Copenaghen. Si tratta di un sistema all’avanguardia».
La speranza del Comune è che il servizio possa decollare, nonostante gli atti di vandalismo e i furti che pure potrebbero verificarsi. Come d’altronde è accaduto anche per i monopattini elettrici in sharing, trovati persino in mare, ma che continuano a resistere.

La nuova società ha presentato già tutto: il progetto delle 42 stazioni e i modelli di totem. Ma resta l’incognita pubblicità, unico aspetto che potrebbe far ritardare l’avvio del servizio. I totem sono previsti, da mappa, anche in zone di pregio come via Argiro e via Sparano e, in quel caso, il via libera all’installazione deve arrivare dalla Soprintendenza. Per questo si temono tempi più lunghi. Ovviamente, senza totem e senza possibilità di fare pubblicità, l’azienda non porterebbe mai avanti il servizio, dato che non sarebbe remunerativo (oltre al fatto che l’aspetto pubblicitario è parte integrante dell’appalto vinto). Dal Comune sono comunque ottimisti: Bari avrà presto il suo secondo bike sharing.

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