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Un sequestro di persona a scopo di estorsione è stato sventato dalla polizia che sta arrestando in queste ore sette persone nelle province di Bari, Barletta-Andria-Trani ed in altri comuni pugliesi.

Gli arresti, in carcere e ai domiciliari, sono eseguiti sulla base di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Le accuse sono di tentato sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dal metodo mafioso.

Avevano progettato di rapire un imprenditore del settore tessile barlettano, di andare a casa sua per bloccare anche moglie e figlia, e di chiedere una somma di denaro in cambio della liberazione.

Le sette persone arrestate stamani dalle squadre mobili della Questura di Bari e Bat, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Bari, avevano cercato di mettere a segno il colpo la prima volta lo scorso 22 febbraio.

“In quel momento non avevamo ancora indizi chiari per arrestarli”, ha spiegato il procuratore aggiunto di Bari, Francesco Giannella, nel corso della conferenza stampa tenuta con il procuratore, Roberto Rossi. “Siamo però riusciti a effettuare alcune perquisizioni che hanno bloccato l’operazione”.

Il secondo tentativo, questa svolta sventato dalle forze dell’ordine, risale invece al 22 aprile 2022. Le indagini sono partite da altri due sequestri lampo precedenti. Uno, portato a termine a ottobre 2021, ai danni del figlio di un imprenditore andriese del settore tessile. Un altro, fallito grazie alla fuga della vittima, ai danni di un altro facoltoso imprenditore andriese.

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