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Roma, 27 nov. (askanews) – Si rischiano nuovi rincari nei mesi a venire sulla tazzina al bar e non solo. A 3,18 dollari la libbra (poco meno di mezzo chilogrammo) i prezzi dei contratti futures sul caffè negoziati a New York (qualità arabica) hanno ormai ampiamente superato i massimi toccati nel 2010 e sono arrivati a livelli che non si registravano da quarant’anni a questa parte.
Secondo il Financial Times bisogna infatti risalire al 1977 per trovare valori analoghi. A gonfiare le quotazioni contribuisce la siccità di quest’anno in Brasile, che fa presagire raccolti limitati dal primo produttore mondiale in un quadro di forniture già scarse su scala globale.
Peraltro a esacerbare ulteriormente le spinte sui prezzi potrebbe aver contribuito la corsa delle torrefazioni statunitensi ad accaparrarsi derrate, prima che entrino in vigore i dazi annunciati dal presidente eletto Donald Trump.
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