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TUNISI (TUNISIA) (ITALPRESS) – “Per gestire i flussi dei migranti clandestini verso l’Europa, la Tunisia sta impiegando tutte le risorse e i mezzi a sua disposizione. Ma questi non sono illimitati, tanto più che stiamo attraversando un periodo di difficoltà per l’economia e le finanze pubbliche. Di più non possiamo fare”. Lo dichiara Nabil Ammar, 57 anni, ministro degli Esteri tunisino in una intervista a La Repuublica.
“Abbiamo bisogno di finanziamenti e di materiale. La Tunisia ha ricevuto molto meno fondi europei per finanziare questa battaglia di altri Paesi, come la Turchia ma anche l’Italia stessa” continua. “A emigrare da qui non sono solo i tunisini, la maggior parte provengono dai Paesi subsahariani. La Tunisia è un Paese di passaggio, presa come in una morsa tra il suo Sud e il suo Nord. Abbiamo imbarcazioni e mezzi operativi che sono stati donati dai Paesi europei, Italia compresa, per intercettare questi migranti”. “Il Governo di Giorgia Meloni ci sta sostenendo tantissimo. Ma sia con l’Italia che con l’Europa dobbiamo allargare la cooperazione al di là dei migranti. La Tunisia ha tante potenzialità: creiamo qui e nei Paesi subsahariani le condizioni per uno sviluppo vero. Andiamo al di là della logica: vi diamo i soldi e in cambio voi bloccate la migrazione clandestina».

– foto: ufficio stampa Guardia Costiera

(ITALPRESS).

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