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Si terrà a Vasto domenica prossima, 16 gennaio, la prima giornata della memoria in ricordo delle vittime della strada in bici. L’iniziativa è stata promossa con un gemellaggio con Lamezia Terme (Catanzaro), la località dove lo scorso 6 dicembre un tragico incidente ha spazzato via, in un solo istante sette cicloamatori. «La giornata – si legge in una nota – è organizzata alla scopo di ricordare ed omaggiare tutti gli appassionati di ciclismo vittime della strada.
A Vasto, in particolare, è in programma un raduno organizzato dal Ciclo Club per le 9.30 in piazza Rossetti e, dopo 3 minuti di silenzio in commemorazione di chi, sulle amate due ruote, ha purtroppo perso la vita in strada, il gruppo si muoverà per un passeggiata attraversando la città.
Un ideale pensiero unirà i partecipanti – in una sorta di gemellaggio – agli affezionati cicloamatori di Lamezia Terme. Per non dimenticare e per tenere sempre vivo il ricordo di questi amici, vittime ignare del proprio tragico destino – sottolinea il promotore dell’appuntamento, Mario Alinovi – renderemo omaggio a loro ricordandoci di quella passione più grande della loro vita, la bicicletta. E per donare ai figli e alle loro famiglie un segno di riconoscimento e di cordoglio».
In Italia nel 2009 quelli che hanno perso la vita sulle strade italiane sono stati in tutto 295 (quasi due gruppi di corridori del Giro d’Italia) di cui 243 uomini e 51 donne,con 14.804 feriti: gli incidenti che coinvolgono i ciclisti rappresentano il 3,9 per cento del totale, ma tra questi si registra l’8,3 per cento dei morti complessivi e il 5,2 per cento dei feriti.
La strada da percorrere a tutela delle utenze deboli della strada (pedoni, 667 vittime e ciclisti 295), è ancora lunga. Infatti, l’indice di mortalità medio per categoria di veicolo è pari allo 0,9 per cento, mentre risulta più che doppio per le biciclette (1,9 per cento); analogamente, l’indice di lesività per i ciclisti è pari al 93,3 per cento, mentre quello medio è attestato al 71,3 per cento. Chi vuole partecipare alla giornata o anche solo solidarizzare con i promotori dell’iniziativa, può contattare Mario Alinovi al 347-6014776.

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