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CROTONE – C’è una prima ipotesi per il cadavere in avanzato stato di decomposizione che è stato trovato da alcuni ragazzini martedì sera a Crotone, nel quartiere San Francesco, a circa 200 metri dalla stazione ferroviaria. Nonostante a causa del tempo trascorso e dell’alta temperatura di questi giorni i resti umani siano irriconoscibili, alcuni elementi avrebbero permesso di collegare il corpo a un cittadino romeno di 57 anni. Ora si attendono ulteriori riscontri ma intanto resta il giallo sulle cause della morte.

Secondo i primi rilievi, il cadavere era lì da almeno sette giorni. I ragazzini lo hanno scoperto mentre giocavano. Da lontano hanno intravisto il corpo all’interno di una baracca e hanno avvisato i genitori che hanno poi fatto il macabro rinvenimento. 

Subito è scattato l’allarme per polizia e carabinieri che sono arrivati sul posto insieme a personale medico legale per effettuare gli accertamenti. Ancora ignote le cause della morte. Sul corpo ci sono segni che farebbero pensare a una morte per strangolamento, ipotesi confermata dalla presenza di un fil di ferro vicino alla gola. Ma gli inquirenti hanno individuato anche altri elementi che reputano sospetti e sui quali stanno ora concentrando la loro attenzione.

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