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ALTRI due vacanzieri di ritorno da una vacanza dai celebri lidi sardi, resi ancora più incandescenti dai focolai di coronavirus sparsi in tutta l’isola: un giovane professionista di ritorno a Potenza (sebbene residente a Roma) e una donna di Matera. Più una persona tornata sempre a Matera dal litorale ionico calabrese. Altre due donne rientrate, rispettivamente, dalla Romania a Rivello (in isolamento da una settimana in attesa dell’esito del tampone effettuato il 20 agosto), e dalla Bulgaria a Montescaglioso. Ma anche una coppia di operatori turistici di Anzi, iscritta al programma “Basilicata 2020 turismo covid free”, e scoperta proprio grazie all’ultimo dei tamponi settimanali effettuati. A riprova del fatto che se i controlli si fanno i focolai si possono evitare o contenere a tempi record. A differenza di quanto avviene in ben più note e ricche destinazioni estive.

E’ salito a 61 il numero dei positivi al covid 19 in Basilicata (residenti e non); 59 del tutto asintomatici o con sintomi lievi in isolamento domiciliare; più 2 ricoverati divisi tra Matera e Potenza.

E’ questo il dato emerso dall’ultimo bollettino diffuso ieri a mezzogiorno dalla Regione, e dalle comunicazioni inoltrate nelle ore successive ai comuni. L’aggiornamento scolora il ricordo delle settimane a «zero contagi» di inizio estate, ma rimarca anche una tendenza per cui il fenomeno dei cosiddetti “casi di rientro” si va imponendo su quelli “di importazione”. Con Matera e Tricarico, che ormai superano da sole con 17 casi (in massima parte di derivazione vacanziera) i 16 richiedenti asilo tuttora positivi e ospitati nei centri di accoglienza di Irsina e Ferrandina (al netto degli 8 irreperibili).

In giornata dovrebbe essere reso noto l’esito dei tamponi effettuati ieri a Castelmezzano ad alcune persone entrate in contatto con l’operatore turistico in isolamento ad Anzi, che risulta residente proprio nel borgo aggrappato ai pendii delle Dolomiti lucane, e qui gestirebbe una casa vacanze con la compagna rientrata nei giorni scorsi dalla Toscana, che ora è sospettata di aver portato con sé il virus.

Stesso discorso per gli altri contatti individuati degli ultimi positivi scoperti, tranne quelli del romano-potentino, che già ieri in serata sono risultati tutti negativi.

Nel computo complessivo dei casi è stata espunta, invece, la donna albanese rientrata nei giorni scorsi a Rotondella da un breve soggiorno oltremare. Nel suo caso, infatti, i controlli di “secondo livello” effettuati di routine al San Carlo avrebbero smentito l’esito del tampone processato al Madonna delle Grazie di Matera. Pertanto l’esame andrà ripetuto.

Ieri sono stati diffusi anche i dati di luglio sugli accessi agli ammortizzatori sociali gestiti dall’Inps, in particolare la cassa integrazione. Da registrare, quindi, c’è un ulteriore incremento della cassa integrazione in deroga, tra cui quella giustificata per l’emergenza covid, che passa dalle 172.881 ore autorizzate a giugno a 885.341 ore. Inps Basilicata ha anche evidenziato, nel periodo gennaio-luglio 2020: «le 3.600.000 le ore autorizzate per Fondo di solidarietà a fronte delle 34.000 del 2019, di cui oltre 900.000 nel solo mese di luglio», e «circa 3 milioni di ore autorizzate per Cassa integrazione in deroga».

«Diminuisce da 7 milioni e mezzo di ore del 2019 a 950,000 ore», invece, la «la Cassa integrazione straordinaria, e «la Cassa integrazione ordinaria schizza in alto del 1.432%».

«Impossibile che il contagio arrivi dalla mia compagna»
«E’ IMPOSSIBILE che la catena dei contagi possa provenire dalla mia compagna, dal momento che era presente sul territorio lucano da oltre 14 giorni ed essendo il mio tampone della settimana precedente a quello del 25 negativo». E’ quanto sostiene il titolare della casa vacanze di Castelmezzano risultato positivo al covid 19 la scorsa settimana, assieme alla compagna. L’uomo, che si trova in quarantena a Anzi, ha voluto replicare a quanto pubblicato sul suo caso. «Ho aderito, per senso civico e responsabilità, al progetto “Basilicata covid free”», ha aggiunto riferendosi al programma di controlli avviato dalla Regione Basilicata per gli operatori turistici. Quindi ha spiegato di essere «risultato negativo a tutti i tamponi a cadenza settimanale, fino a quello effettuato in data 25 agosto, che ha dato esito positivo». Inoltre ha precisato di essere l’unico a gestire la casa vacanze, nonostante l’estensione del programma di controlli riservato agli operatori turistici anche alla compagna, che non sarebbe rientrata dalla Toscana, dove è residente, pochi giorni prima della scoperta del contagio bensì l’«8 agosto». Pertanto liquida come «insulsa e falsa» l’ipotesi circolata in ambienti sanitari (sulla base dell’assenza di altri casi a Castelmezzano e dintorni, e dei tempi d’incubazione calcolati), che sia stata proprio la donna a portare con sé involontariamente il virus. Infine denuncia «una caccia alle streghe degna del 1500».

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