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I danni alla pubblica illuminazione a Irsina

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IRSINA (MATERA) – Scene da “arancia meccanica” di Stanley Kubrick la scorsa notte messe in atto da un gruppo di adolescenti del posto nei confronti di una trentina di giovani ospitati all’interno del palazzetto dello sport di Irsina.  I trenta giovani facevano parte di un gruppo spirituale dedito a eseguire una delle tre tappa di un cammino intrapreso alcuni anni fa e poi interrotto a causa delle note vicende inerenti al Covid che dovrebbe condurli fino a Gerusalemme.

In questa terza tappa i ragazzi stavano coprendo il percorso che da Melfi prevede di arrivare a Santeramo in Colle. Il percorso viene coperto nelle ore notturne per sfuggire al grande caldo di questi giorni, i ragazzi stavano riposando prima di ritornare ad incamminarsi.

Ad un certo punto durante la notte un gruppo di giovani hanno tentato di forzare l’ingresso per entrare all’interno del palazzetto, a quanto pare sembrava volessero ingaggiare un corpo a corpo con i giovani stremati dalla fatica del cammino svolto il giorno prima, arrivati a piedi da Melfi. Sul posto è intervenuta una pattuglia di Carabinieri per cercare di evitare lo scontro, che a quanto pare non è avvenuto, anche perché i ragazzi che stavano all’interno, disgustati di quanto stava accadendo hanno preferito riprendere il cammino e andare via. Mentre i bulli hanno continuato a scaricare la loro rabbia contro i pali dell’illuminazione posizionati fuori dal palazzetto.

Un episodio indicibile che ha indignato l’intera comunità. «Abbiamo chiesto ai carabinieri di stringere i controlli –  ha affermato il sindaco di Irsina Nicola Massimo Morea – e di sanzionare ogni tipo di abuso. Irsina è un paese civile, è un paese che si sta prodigando tanto per l’accoglienza turistica, i genitori hanno l’obbligo di controllare a quell’ora del mattino il comportamento dei propri figli».  

Anche il parroco don Michele Francabandiera, persona molto vicina ai giovani ha espresso il suo rammarico per quanto accaduto: «Sono davvero mortificato – ha affermato il parroco –  non è possibile accettare e soprassedere su atteggiamenti di vandalismo e di pura inciviltà da parte di una fetta di ragazzi e giovani per aver letteralmente disturbato e infastidito un gruppo di giovani parrocchiale che alloggiavano nella palestra della scuola dopo aver percorso chilometri a piedi di notte in un pellegrinaggio organizzato, quale esperienza di fede e di formazione. I nostri cosiddetti “giovani” si sono distinti facendo passare il nostro paese come incivile e non accogliente».

Da ciò che emerge sui social la questione è molto più complessa, questi episodi vanno fermati, mentre nei confronti dei ragazzi andrebbe ricercato un modo per scusarsi e giustificare l’increscioso episodio.

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