X
<
>

Una vaccinazione

Condividi:
3 minuti per la lettura

MATERA – Da lunedì via alle vaccinazioni per gli over 80 a Matera ma anche in altri Comuni più grandi della provincia come ad esempio Policoro.
Le modalità con le quali si inizierà però rimangono poco chiare e i tempi complessi, fondamentale risulta la collaborazione dei medici di famiglia che però sono stati preavvertiti con poche ore di anticipo. Gli interessati che dovranno vaccinarsi ancora non sanno quando potranno farlo, gli sarà comunicato.
Insomma un’organizzazione tutt’altro che perfetta anche se la macchina sembra muoversi. Proviamo a ricostruire quello che sta avvenendo.

Ogni persona che dovrà vaccinarsi dovrà compilare un modello prestampato per il consenso informato da firmare poi al momento della vaccinazione, sono 12 pagine in totale per il quale servirà la collaborazione, fondamentale dei medici di famiglia per poter indicare all’interno parte dell’anamnesi dell’assistito e se ci sono situazioni particolari o allergie da dover tenere in considerazione. I nominativi, a cominciare appunto dai più anziani una volta fatta questo primo passaggio, non banale dovranno poi essere indicati alla Asm partendo dai più anziani.

L’Asm provvederà a convocarli per le vaccinazioni che avverranno laddove sono sistemate le tende del Qatar alle spalle dell’Ospedale Madonna delle Grazie. I medici di famiglia però sono stati informati solo ieri di quest’incombenza e soprattutto dell’imminente avvio delle vaccinazioni.

Il Comune di Matera darà soprattutto un’assistenza logistica con dei volontari. Fortunatamente (ma questo non è esattamente un bene nell’ottica di un’accelerata al numero di vaccinazioni) almeno in avvio i numeri, pare non più di una cinquantina, saranno fondamentalmente ridotti e dunque anche con un lasso di tempo ristretto sarà possibile comunque chiamarli, procedere ad una compilazione della scheda con l’anamnesi e dare i nominativi alle Asm che poi li chiamerà.

Certo però questo percorso anche nel medio lungo periodo andrà fatto per tutti quanti e non sembra essere particolarmente breve. In altre realtà, basti pensare alla Puglia, ogni cittadino (in questo caso over 80) si può prenotare autonomamente, scarica il modulo che gli serve e prima della prenotazione provvede con l’aiuto se serve del medico alla compilazione dei modelli di consenso informato che andranno poi firmati con il medico vaccinatore.

Censire gli anziani, chiamarli, compilare le anamnesi e poi convocarli e vaccinarli appare un carico di lavoro molto più gravoso che soprattutto su realtà come Matera dai numeri ben più grandi rispetto ai piccoli Comuni della provincia potrebbero richiedere uno sforzo anche di tempo importante sia all’Asm che ai medici di famiglia mentre si continua ad aspettare un sistema di prenotazione e un numero verde che possano facilitare questo tipo di percorso.

LUNEDÍ VIA ANCHE A POLICORO

Sono più di 900 i cittadini residenti in Policoro “over 80” a cui potrà essere somministrato il vaccino anti Sars-CoV-2 a partire da lunedì 22 febbraio 2021. È quanto comunica il Sindaco della Città, Enrico Mascia, che ha avviato nei giorni scorsi le procedure organizzative per procedere alla “Fase 2” dell’emergenza epidemiologica che vede coinvolti, a vario titolo il Comune, l’Azienda Sanitaria di Matera e i Medici di Base. Per tutta la settimana da lunedì 22 a venerdì 26 febbraio 2021, gli ambulatori situati al piano terra della sede del Distretto Sanitario di Policoro, in via Moncenisio 1, saranno la sede dove verranno effettuate le vaccinazioni con 4 postazioni allestite.

“Il Comune di Policoro – sottolinea il Sindaco Enrico Mascia – è uno dei primi comuni lucani sopra i 10.000 abitanti che, insieme a Matera, avvia la campagna vaccinale anti Sars-CoV-2. La macchina organizzativa ha lavorato alacremente per consentire ai nostri concittadini “over 80” di ricevere la prima dose di vaccino “Pfizer-Biontech”; agli stessi chiediamo di rispettare il calendario predisposto in base ai rispettivi medici curanti di appartenenza e di attenersi all’orario indicato in base alla lettera del proprio cognome. Questo per evitare assembramenti e consentire agli operatori di lavorare in base all’ordine predisposto”.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE