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Dalla Ferrandina-Matera la prosecuzione fino a Gioia del Colle: più opportunità di crescita per il turismo e il commercio


La prosecuzione della ferrovia Ferrandina-Matera fino a Gioia del Colle potrebbe aprire nuovi scenari lavorativi ed economici alla Città dei Sassi e alla Basilicata. Se è vero che la tratta in costruzione dalla Valbasento sarà utile per collegare direttamente Matera a città turistiche come Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Milano, è altrettanto vero che collegarla a Gioia del Colle può significare anche intercettare il turismo pugliese e in particolare quello del Tarantino, della Valle d’Itria, di Lecce e del Salento. Raggiungere lo snodo di Gioia del Colle, quindi, può rivelarsi vitale per collegare in treno la nostra regione alle terre pugliesi.

FERRANDINA-MATERA, CRESCITA PER TURISMO E COMMERCIO: INTESA TRA REGIONI PUGLIA E BASILICATA, RFI, FS E IL CONSORZIO INDUSTRIALE DEL MATERANO

Ma la ferrovia in argomento ha una valenza e una centralità rilevanti non solo dal punto di vista turistico ma anche per il trasporto delle merci delle aziende Mermec, Natuzzi, Bawer, Takler e altre delle zone industriali lucane che hanno come direzione finale i Paesi del Mediterraneo attraverso i porti di Bari, Taranto, Brindisi, Salerno, Gioia Tauro e per ultimo il nuovo scalo merci di Napoli con gli interporti di Nola e Marcianise.
E’ pertanto da salutare con viva approvazione l’intesa tra le Regioni Puglia e Basilicata, RFI, FS e il Consorzio industriale del Materano che proprio nell’area di Jesce si propongono di costruire un nodo intermodale, riattivando anche le rotaie statali che da Casal Sabini portano a Gioia del Colle. A tale tratta ferroviaria guardano con interesse soprattutto la Città dei Sassi e il Materano perché si potrebbe creare un promettente collegamento diretto soprattutto con lo scalo merci di Bari Lamasinata e l’aeroporto di Bari Palese.

LA “TRASVERSALE MURGIANA-APPENNINICA” E I COLLEGAMENTI CON LA PUGLIA

Nel contempo si realizzerebbe una “trasversale murgiana-appenninica” che da Gioia del Colle raggiungerebbe le aree industriali di Jesce, La Martella, Valbasento, Potenza e Tito, con innegabili vantaggi per l’occupazione e il rilancio di zone industriali che al momento non utilizzano il trasporto ferro-mare. E in questo contesto si inserisce la tratta su rotaia Potenza-Bari, che in futuro potrebbe toccare anche Matera, accorciando le distanze prima di raggiungere la direttrice Bari-Taranto proprio a Gioia del Colle. Situazioni ferroviarie che renderebbero più accessibili l’entroterra della Basilicata (Grumento Nova, Viggiano, il Lagonegrese a l’Alta val d’Agri.) innalzando i livelli di competitività e di sviluppo delle aree interne lucane. Ecco perché gli enti locali e le istituzioni comunali della Basilicata e di Matera e Ferrandina (in particolare) devono pianificare il loro futuro, commerciale ed economico con investimenti adeguati e irrinunciabili.
Allo stesso tempo servono nuovi collegamenti (Bari-Matera-Maratea, come pure Lecce-Taranto-Maratea, Melfi-Potenza-Maratea), al fine di superare i ritardi attuali che contribuiscono all’isolamento delle comunità lucane in presenza di un deficit infrastrutturale che rendono i trasporti e le esportazioni poco adeguati alle esigenze del mondo della mobilità e del lavoro.

2 MILIARDI PER CREARE INFRASTRUTTURE DI SVILUPPO: IL 42% RISERVATO AL MATERANO

Dagli organi di stampa si apprende che oggi c’è la possibilità di accedere a 2 miliardi di euro per creare infrastrutture di sviluppo, di cui il 42% riservato al Materano. Senza strade e ferrovie i poli di attrazione della Basilicata turistica rimangono isolati o difficili da raggiungere. Anche il turismo scolastico dovrebbe guardare con maggiore attenzione alle nostre realtà storico-artistiche e ambientali. In Basilicata inoltre c’è il grosso handicap dei tempi di percorrenza (e non solo per il territorio prevalentemente montuoso) che concorrono all’isolamento.

Servono visione, lungimiranza, nuove connessioni e miglioramenti tecnologici per rilanciare la nostra regione.
Alcune “buone notizie” vengono dalla velocizzazione della tratta Metaponto-Battipaglia (dove restano irrisolte le questioni del Marmo Platano), dall’istituzione del treno Potenza-Bari (con fermate a Grassano, Ferrandina, Metaponto e Gioia del Colle) e da Angela Bergantino, professoressa di Economia dei trasporti all’Università di Bari, secondo la quale le relazioni con il Nord Italia e con l’Europa non si affrontano privilegiando il trasporto aereo (che per l’aumento dei costi troverà ancor più difficoltà nei confronti con l’Alta Velocità) ma affidandosi al treno che a parità di distanza ha un consumo modesto di CO2 e quindi rappresenterà una grande opportunità per diverse regioni del Sud.

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