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«UNA scelta unilaterale e non condivisa che rischia di creare un precedente negli assetti politici regionali e che verrà sottoposta ai vertici nazionali di Forza Italia per comprendere le scelte di tale scelta». È durissima la presa di posizione del deputato di Forza Italia Michele Casino rispetto alla nomina del nuovo direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

«La nomina di Giovanni Padula – afferma Casino – alla guida della Fondazione Matera-Basilicata 2019 è lo spunto per fare qualche considerazione politica sulla situazione attuale del Governo regionale e delle sue scelte. Ho sempre sostenuto la mia contrarietà al ‘mercato delle vacche’. E cioè al cambio di casacche per puri interessi di gruppi politici o alla distribuzione di incarichi per motivi di equilibrio politico. Quello che tiene unita una coalizione è la strategica programmazione politica del territorio, senza compromessi. Una pianificazione che non deve mortificare nessun territorio o area della Basilicata come recentemente accaduto con la nomina ad assessore regionale di Enzo Acito, “sacrificato” dopo poche ore sull’altare degli equilibrismi. Adesso si assiste allo stesso teatrino per la nomina del presidente della Fondazione Matera 2019», accusa Casino.

«È l’esito delle urne che esprime la volontà popolare ed è solo quello che va seguito come criterio nelle scelte e non questa metamorfosi creata ad hoc per non dare risposte adeguate ai cittadini. La condivisione la si ottiene quando si programma e si agisce con una visione unitaria, senza compromessi di sorta. Sono passati tre anni dall’insediamento del presidente Bardi ed ancora si stenta a mettere su un sistema regionale che segua un metodo rigoroso e unitario nelle scelte politiche (sanità, consorzio di bonifica, Ente Parco, Fondazione MT 2019, Film Commission) come nelle nomine, un metodo che abbia come unico fine il bene dei cittadini. Tra l’altro, la nomina del direttore della Fondazione, avvenuta con notevole ritardo rispetto agli impegni presi in favore dei vertici di partito, denota evidentemente una mancata chiarezza rispetto ad un ruolo che, a nostro parere, richiedeva speditezza e programmazione già da tempo» incalza Casino.

«Senza nulla togliere ad i meriti professionali ed umani di Padula, tale scelta rischia per davvero di compromettere la stabilità politica ed amministrativa del nostro territorio, considerata la centralità che tale determinazione assume nel contesto attuale. Inoltre, il Presidente Bardi con tale decisione unilaterale e non concordata con Forza Italia, rischia davvero di creare un precedente negli assetti politici regionali».

«La Fondazione Matera-Basilicata 2019 – continua Casino – dovrebbe essere completamente rilanciata a livello di programmazione ma soprattutto quanto a capacità di spesa, con le risorse economiche di indirizzo che, a questo punto, diventano decisive . Su tale questione, non intendo abbassare per un attimo bandiera bianca: nelle prossime ore solleverò gli argomenti dinanzi ai vertici nazionali del mio partito, affinché si possano comprendere quanto prima le motivazioni di tale scelta, lo ripeto, assolutamente non condivisa a livello politico».

L’UFFICIALITÀ DELLA NOMINA

La Fondazione ha definito ieri l’esito del Cda con le nomine di Bennardi e Padula. «Ricoprire il ruolo di presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 è per me prima di tutto un grande onore – sottolinea il sindaco Bennardi –. Una Fondazione che ha contribuito in modo fondamentale a far comprendere al mondo come l’essere diventati città Capitale Europea della Cultura non sia stato solo un semplice riconoscimento ma il frutto di un grande lavoro di partecipazione e coinvolgimento. Per tutto questo ringrazio i presidenti che si sono avvicendati, i direttori e tutto il personale che ha lavorato e che tutt’oggi lavora in Fondazione. Non tutto è andato sempre per il meglio, ma dagli errori si è creata esperienza, diventata oggi un ulteriore valore che, unito alle importanti relazioni e ad una obiettiva reputazione a livello internazionale, insieme alle importanti professionalità che ancora vi operano, fanno della Fondazione un ente con ancora molte potenzialità per un rilancio culturale di Matera e dell’intero territorio regionale, ma direi di un intero Sud che attende ancora un completo riscatto, come è stato possibile per Matera. Ho accettato questo incarico, che ricordo è privo di retribuzione, perché credo in un rilancio culturale di Matera e attraverso la città di tutta la regione, attraverso l’esperienza del 2019. L’unica condizione posta è che in prima battuta sia condivisa l’idea di una cultura come principale industria capace di generare crescita sociale e sviluppo per l’intero territorio regionale e, in secondo luogo, che tutti i soci della Fondazione ci credano davvero, oltre al Comune che oggi non si sottrae di assumerne la presidenza e responsabilità, anche la Regione, la Provincia, l’Università, la Camera di Commercio. Con convinzione, offrendo spazi, risorse, persone e tempo, per ricostruire insieme un ruolo e una mission, attualizzandole rispetto al periodo di candidatura».

«È un bel momento per me – evidenzia il direttore Giovanni Padula – perché posso fondere diverse esperienze della mia vita professionale in un progetto che ha la cultura e i suoi benefici per la società come cuore pulsante. E perché posso farlo nella regione dove sono nato e a cui devo tanto».

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