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Angelo Chiorazzo

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POTENZA – E’ tornato per un giorno l’uomo di Auxilium, Angelo Chiorazzo. Alla vigilia della proclamazione come membro del nuovo parlamentino lucano. A cancellare mesi di annunci e rassicurazioni sull’assenza di conflitti d’interesse tra l’ambito incarico politico e gli interessi nella sanità regionale della sua coop, sono state le cronache di una giornata speciale. Mercoledì mattina, infatti, Chiorazzo e gli altri organizzatori della giornata mondiale dei bambini in programma domani e dopodomani in Vaticano, hanno incontrato Papa Francesco in piazza San Pietro. E Chiorazzo in persona gli ha sottoposto il testo della versione per bambini della Carta di assisi. Un compendio di regole per la buona comunicazione promossa dal’associazione Articolo21, e sottoscritta dall’Ordine dei giornalisti e da altri organismi rappresentativi della categoria.

Nei resoconti sulla firma apposta dal pontefice al documento presenti sul sito di Articolo21 e dell’Ordine nazionale dei giornalisti, quindi, non poteva mancare un riferimento al re delle coop bianche lucane. Non il consigliere regionale o il leader degli ex laici cattolici di Basilicata casa comune, però, ma quello «della cooperativa Auxilium».

Chiorazzo era tornato a prendere le distanze dalla coop Auxilium fondata nel 1999, e guidata dal fratello, non più tardi di due settimane fa. Dopo aver annunciato più volte in occasione della campagna elettorale l’intenzione di dimetters da tutti gli incarichi forieri di possibili conflitti d’interesse. In occasione della prima conferenza stampa convocata dai neo-consiglieri regionali d’opposizione, infatti, l’imprenditore senisese aveva spiegato di non avere più incarichi, da anni, nella compagine che per anni ha gestito, in solitaria, l’appalto per l’assistenza domiciliare integrata in Basilicata. Compagine che di recente ha ingaggiato un contenzioso con la Regione sul cambio d’appalto prodotto dall’ultima gara.

Il neo consigliere aveva ammesso, tuttavia, di mantenere l’incarico di consigliere in altre due “Auxilium”: cooperative “gemelle” riconducibili allo stesso gruppo economico, create per gestire commesse diverse dall’assistenza domiciliare integrata in regioni diverse dalla Basilicata.

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