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Scelti i nuovi vertici di Apt, Alsia, Ardu, Egrib e Comitato politiche per il lavoro. Alleati scontenti: l’incarico più ricco al cognato del fedelissimo della sua segreteria


POTENZA – L’incarico più ricco al cognato del fedelissimo della sua segreteria. Subito dopo quello al braccio destro del sindaco di Matera De Ruggieri, sospettato di un’antica simpatia per il Pd.
Hanno provocato non pochi mal di pancia nella maggioranza le nomine ai vertici di 5 dei più importanti enti sub-regionali decise ieri mattina dal governatore Vito Bardi.
I decreti del generale sono arrivati a sorpresa, dopo decine di annunci che li davano per imminenti, poi smentiti da ripensamenti dell’ultima ora. Così alla guida dell’Agenzia di promozione turistica, dove pareva certa la designazione della giornalista potentina Margherita Romaniello, è arrivato in quota Bardi un materano (d’adozione dal momento che è nato a Bari, ndr) come Antonio Nicoletti, che è anche l’unico di questa “infornata” di nominati ad arrivare dalla città dei Sassi. Mentre al ricco Egrib, dove si dava per favorito un ex parlamentare come Vincenzo Taddei, l’ha spuntata, sempre in quota Bardi, un professore della facoltà di ingegneria dell’Università della Basilicata, l’architetto Canio Santarsiero, che è anche cognato del segretario del governatore Francesco Ignomirelli.
Confermate le indiscrezioni che davano un altro professore dell’Unibas, l’agronomo Aniello Crescenzi (originario di Nocera ma da anni residente a Potenza), alla guida dell’Agenzia per lo sviluppo dell’agricoltura su indicazione della Lega, che già governa il dipartimento regionale all’Agricoltura con Francesco Fanelli. Lo stesso dicasi per le voci per cui il coordinamento del Comitato delle politiche per il lavoro sarebbe passato dall’uomo di fiducia dell’ex governatore Marcello Pittella, Giuseppe Maggio, a quello del coordinatore di Forza Italia Giuseppe Moles, Dino Rivela.
Il senatore azzurro è riuscito a piazzare alla direzione dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio anche la seconda non eletta tra le candidate della lista di Fi alle scorse regionali (terza non eletta in assoluto con 1.200 della lista circoscrizionale di Potenza dopo Gabriella Megale, già nominata alla guida di Sviluppo Basilicata).
Si tratta della 39enne Rosanna Gruosso, laureata in legge e in teologia, e impiegata, dal 2010, all’ufficio di Potenza dell’Agenzia delle dogane.
Tra le nomine formalizzate ieri mattina manca, a sorpresa, quella alla direzione dell’Agenzia regionale per il lavoro, per cui pareva predestinato, questa volta in quota Fratelli d’Italia, un altro ex parlamentare, Cosimo Latronico. Nell’entourage del governatore, tuttavia, si parla di tempi brevi per la soluzione dell’enigma. Mentre gli altri partiti della maggioranza (Idea e Basilicata positiva) masticano ancora amaro per l’ennesima esclusione dalla partita, dopo quella per le designazioni in giunta.
I decreti del governatore sono arrivati all’indomani dell’intensificarsi delle voci su un’ipotesi allo studio di Bardi e del suo gabinetto per il ripristino dei consigli di amministrazione nelle due principali società partecipate della Regione: Sel e Acquedotto lucano. Un’espediente che dovrebbe servire anche a rimediare alle bocciature più dolorose, politicamente, in questa tornata di nomine, alleviando la delusione degli esclusi con un “leggero” aggravio della spesa pubblica.

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