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Il Consiglio superiore della magistratura ha emesso il provvedimento atteso da tempo, specie dopo l’indicazione di Spagnuolo alla guida della Procura di Cosenza. L’impegno del magistrato

CATANZARO – Nicola Gratteri è il nuovo procuratore capo di Catanzaro. Lo ha deciso il Consiglio superiore della magistratura che ha emesso un provvedimento d’urgenza. Il plenum del Csm ha votato la nomina all’unanimità. Subito dopo la nomina, il vice presidente del Csm Giovanni Legnini ha formulato subito dopo la nomina gli auguri di buon lavoro «in una terra così difficile».

La geografia della giustizia calabrese è cambiata nei giorni scorsi, quando dal Csm è arrivato anche il voto per la Procura di Cosenza, con un netto vantaggio di Mario Spagnuolo che ha, di fatto, sancito l’arrivo di Gratteri a Catanzaro.

Anche Gratteri ha espresso la propria soddisfazione: «Spero di poter dare subito quelle risposte di giustizia che la collettività si aspetta. E’ un incarico importante e sono onorato – ha aggiunto -. Spero di non deludere le attese delle migliaia di persone che mi
aspettano con ansia».

Gratteri dovrebbe prendere possesso del suo nuovo incarico alla fine di maggio ma non è escluso che possa essere deciso l’anticipato possesso.

Gratteri è originario di Gerace, 58 anni, e per il suo impegno contro la ’ndrangheta vive sotto scorta fin dall’aprile del 1989. Il 21 giugno del 2005, il Ros dei Carabinieri ha scoperto nella Piana di Gioia Tauro un arsenale di armi (un chilo di plastico con detonatore, lanciarazzi, kalashikov, bombe a mano) che sarebbe potuto servire per un attentato ai suoi danni. Nel 2009 è procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, incarico che ricopre attualmente.

Il 18 giugno 2013, il Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, l’ha nominato componente della “task force” per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata e nel febbraio dell’anno successivo, per il nuovo governo Renzi, si è fatto con insistenza il suo nome per il ruolo di Ministro della giustizia. Sempre nello stesso mese inizia a ricoprire la carica di consigliere della commissione antimafia.

Il successivo agosto il premier Matteo Renzi l’ha designato presidente della commissione per l’elaborazione di proposte normative in tema di lotta alle mafie. Autore di numerose pubblicazioni con lo storico della ‘ndrangheta, il prof. Antonio Nicaso, è anche esperto di criminalità calabrese internazionale, soprattutto negli Usa e in Canada.

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