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Le vittime, Rocco Bava e Francesca Petrolini

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DAVOLI – Solo un giro di lancette e l’autore dell’efferato duplice omicidio commesso nel centro storico di Davoli nel giorno dell’antivigilia di Natale (LEGGI LA NOTIZIA), è stato assicurato alla giustizia. Una continua attenzione morbosa, una gelosia devastante che nel periodo natalizio prendeva più forma, tanto da non essere accettata da Giuseppe Gualtieri una relazione della sua ex moglie con un nuovo compagno.

Del resto le attenzioni degli inquirenti si erano sin da subito concentrate sull’ex marito della donna uccisa (LEGGI LA NOTIZIA): un legame burrascoso con frequenti momenti di tensione che avevano portato la donna a denunciare l’uomo per il suo carattere possessivo e violento. Un calvario che è sfociato in tragedia. Francesca Petrolini, 53 anni, è stata uccisa all’interno della sua rivendita di tabacchi mentre Rocco Bava, 43 anni, è stato inseguito e ammazzato in strada.

Un dramma che ha gettato nello sconforto nella tranquilla comunità di Davoli e l’amministrazione comunale ha deciso di annullare tutte le manifestazioni natalizie nel centro storico di Davoli. È durata meno di ventiquattro ore la fuga di Giuseppe Gualtieri, autore del duplice omicidio avvenuto a Davoli nella giornata del 23 dicembre, ed individuato nel pomeriggio del 24 dai Carabinieri della Compagnia di Soverato.

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DI ROCCO BAVA E FRANCESCA PETROLINI

Immediatamente dopo il fatto di sangue avvenuto nel pieno centro del paese montano, i Carabinieri hanno avviato le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, con il Sostituto Procuratore Chiara Bonfadini e il coordinamento del Procuratore Nicola Gratteri e il Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla intraprendendo le ricerche del Gualtieri, ex marito della donna assassinata ieri, datosi per irreperibile.

Nella tarda mattinata del 24, infatti, l’uomo veniva sorpreso nelle vicinanze dell’abitazione di un congiunto e quindi condotto presso il locale Comando Arma ove veniva interrogato dal Sostituto Procuratore Chiara Bonfadini, – già sui luoghi del delitto nelle immediatezze dei fatti – e successivamente sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio plurimo aggravato e porto d’armi illegali.

Gualtieri alla presenza del proprio legale ha reso una confessione piena dei fatti accaduti, ha ricondotto l’insano gesto alla non accettazione della nuova relazione sentimentale avviata dalla ex moglie da cui Gualtieri era separato legalmente da quasi un anno. Sono state chiarite anche le modalità di esecuzione dell’azione omicidiaria, messa a segno con un fucile – rinvenuto a seguito di perquisizione – e con una pistola gettata successivamente in un dirupo e per la quale sono ancora attive le ricerche. Nelle operazioni di ricerca sono stati impiegati decine di Carabinieri della Compagnia di Soverato e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Catanzaro.

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