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CATANZARO – «Un’opera importante, strategica che peraltro mette in connessione Gioia Tauro con la tratta Adriatica della rete ferrata nel momento in cui Gioia Tauro è diventato il primo porto d’Italia». A dirlo il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, a margine dei lavori di presentazione del Dibattito Pubblico sul lotto 2A del progetto di realizzazione dell’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria che prevede il raddoppio della tratta Paola/S. Lucido – Cosenza e la nuova galleria «Santomarco».

«La galleria per la quale inizia oggi il dibattito pubblico – ha aggiunto – è una infrastruttura importante perché consentirebbe di collegare la rete Adriatica. Noi partiremo comunque. Ci dispiace che l’opera non sia inserita in quelle del Pnrr per le quali è prevista la conclusione nel 2026. Quando si parla di alta velocità al sud si fa riferimento per i finanziamenti del Pnrr solo alla tratta fino a Romagnano, fuori dalla Calabria. Più volte ho rappresentato al Governo la necessità di fare investimenti strategici anche in Calabria. Mentre avviamo le procedure per la galleria Santomarco intanto però continua l’interlocuzione con il Governo perché riservi maggiore attenzione sul piano delle infrastrutture alla Calabria. Anche io avuto timore che non fosse Alta velocità ma solo un potenziamento e l’ho rappresentato più volte, anche al presidente Draghi quando facevo il capogruppo in Parlamento. Invece sembrerebbe che sia davvero l’alta velocità».

L’Alta velocità, ha specificato poi la commissaria straordinaria per la realizzazione dell’opera e Amministratice delegata di Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani, «ci sarà. Questo è un tratto specifico, un investimento importante nella galleria Santomarco che è strategica per passeggeri e merci e fa parte della linea Salerno-Reggio Calabria. Questa è la seconda parte della Salerno-Reggio che va in dibattito pubblico. Noi contiamo di avviare tutte le attività finiti i processi autorizzativi entro l’anno e quindi di lanciare la gara l’anno prossimo. È un investimento complesso dal punto di vista ingegneristico e finiremo non prima del 2029. Nel frattempo gli altri lotti staranno camminando ma nello specifico avrà un grande affetto per le merci che dal porto di Gioia Tauro, tramite questa galleria, andranno in Adriatica che è la linea con la vocazione merci, cioè è quel corridoio che non ha alcun tipo di restrizione per il transito di qualunque tipo di merce. Per l’AV la predilezione del tracciato è più interna rispetto all’attuale, non allungherebbe il percorso e i tempi di percorrenza rimarrebbero in linea».

Da parte sua, il coordinatore del Dibattito Pubblico Roberto Zucchetti, ha rilevato che «l’opera si fa perché si fa innanzitutto perché il porto di Gioia Tauro sta crescendo. Le problematiche locali ci sono come sempre quando passa una nuova linea ferroviaria. Quindi ci sarà problema di impatto ambientale e sociale e di questo vogliamo discutere con i cittadini prima che ci sia la decisione finale per vedere se ci sono soluzioni alternative ma soprattutto per avviare la conoscenza con i tecnici di Rfi per favorire le rilocalizzazioni dove è necessario».

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