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Acqua Moses parla ai microfoni di Bruno Vespa e racconta il suo punto di vista sulla vicenda del rapimento di Sofia Cavoto


Dopo l’interrogatorio Acqua Moses parla per la prima volta dopo il rapimento di Sofia Cavoto e lo fa nella trasmissione “Cinque minuti” di Bruno Vespa. Conferma la versione che ha sempre sostenuto la moglie, ossia quella che Rosa Vespa avrebbe fatto tutto da sola.

“Mia moglie ha fatto tutto da sola – dice Moses – , da come ho capito, sua sorella, sua cognata, sua mamma, sono tutti senza parole”. E neppure amici e altri parenti attorno a loro avrebbero capito che quella di Rosa Vespa era una finta gravidanza. Moses se lo spiega con: “Abbiamo ricevuto tanti regali per il bambino”.

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Nove mesi di gravidanza, finta, in cui nessuno si è accorto di niente perché “troppo difficile accorgersene”. “Ho creduto a mia moglie – ha detto Moses – perché è una persona con la quale sto da tanto tempo, quasi 13 anni (10 di fidanzamento e 3 di matrimonio; ndr). Prima di partire per il funerale di mia mamma, a maggio, mi ha tato la notizia (che era incinta; ndr) e io ci ho creduto. Poi sono partito e sono tornato ad agosto. Quando sono tornato ho visto che la pancia era cresciuta di più, la sua pancia non era come quella di una donna incinta e stava facendo le analisi che dimostravano la gravidanza. E lei ci ha detto che il dottore le aveva comunicato che era un maschietto”.

Tutto procedeva secondo i piani di Rosa Vespa dunque, fino a quel 21 gennaio. “Mi ha detto che era giorno di dimissioni, ho anche preso una mezza giornata a lavoro. Ma poi mi ha detto che il dottore non aveva firmato la lettera di dimissioni. Mi sono arrabbiato anche perché il dottore non rispondeva neppure alle telefonate”. Il resto è ben noto a tutti.
“Io sto cercando di riprendermi” ha concluso Moses e alla domanda di Vespa ‘lei è ancora innamorato di sua moglie dopo quello che è successo? Ha risposto: “a tutta questa cosa non ci voglio pensare”.

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