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L'auto coinvolta nell'incidente

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ORIOLO (CS) – Tragico incidente stradale, questa mattina poco dopo le 10, alle porte di Oriolo. L’auto, una Fiat 500 vecchio tipo di colore giallo, con il solo conducente a bordo, dopo avere percorso la statale 481 che collega la 106 Jonica e la costa al comune di Oriolo, giunta all’ingresso sud dell’abitato, in prossimità del vecchio cimitero, in contrada Raja, è precipitata in una profonda scarpata capottando più volte e finendo la sua corsa a ruote in aria. 

Il conducente dell’utilitaria, Vincenzo Corrado, pensionato di 74 anni del posto, perdeva la vita probabilmente sul colpo. I soccorritori lo rinvenivano nell’auto ma sulla parte interna del tetto e ne constatavano il decesso. Da stabilire, ovviamente, le cause del sinistro stradale.

Sul posto, sono giunti i Carabinieri della locale Stazione, l’ambulanza del 118 dalla postazione di Trebisacce, la Polizia municipale ed i Vigili del Fuoco di Castrovillari ai quali è stato demandato il compito di estrarre l’uomo dalle lamiere dell’utilitaria. Essendo il luogo dell’incidente prossimo all’abitato, una folla di curiosi e conoscenti dell’uomo, ha presenziato al recupero del corpo ed a quello dell’utilitaria affidata ad una grossa e potente gru.  

Il pensionato, celibe, viveva da solo nella sua abitazione di Oriolo, e prima della quiescenza aveva prestato servizio, in qualità di assistente di laboratorio, presso l’Ipsia “Aletti” di Trebisacce. L’uomo, in tenera età aveva perso la mamma ed era stato affidato ad una zia, oggi ospite di una casa per anziani di Oriolo.

Da evidenziare, in questa tragica vicenda umana, che Vincenzo Corrado lo scorso 2 febbraio venne ricoverato in pronto soccorso presso l’ospedale “Chidichimo” per un incidente stradale occorsogli sul lungomare di Trebisacce e per il quale aveva distrutto un’auto nuova, acquistata da poco.

Dopo la constatazione del decesso, la salma è stata trasferita nell’obitorio del cimitero di Oriolo, a disposizione dell’autorità giudiziaria cui spetta il compito di disporre l’autopsia o restituirla per il rito funebre e la sepoltura. 

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