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Il tribunale di Paola

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BELVEDERE (COSENZA) – Concluso il processo sul crack della Clinica Tricarico di Belvedere Marittimo. L’operazione della Guardia di finanza coordinata dalla Procura di Paola, con a capo il Procuratore Pierpaolo Bruni, era stata denominata “Clinica malata”.

Il Tribunale di Paola ha pronunziato oggi la sentenza nei confronti di Ciro Rosano Tricarico, 63 anni, e di Fabrizio Rosano Tricarico, 27 anni, entrambi di Belvedere Marittimo titolari, al tempo dell’indagine, della clinica Rosano Tricarico di Belvedere Marittimo. I due, sono stati dichiarati dal Tribunale di Paola responsabili dei reati contestati con la relativa aggravante per Ciro Rosano Tricarico; con la concessione delle circostanze attenuanti generiche equivalenti all’aggravante per Fabrizio Rosano Tricarico.

Il Tribunale di Paola ha condannato Ciro Rosano Tricarico a Cinque anni di reclusione e Fabrizio Rosano Tricarico alla pena di tre anni di reclusione. Dovranno sostenere anche le spese processuali. Dichiarata cessata l’efficacia della misura cautelare degli arresti domiciliari, applicata a Ciro Rosano Tricarico, limitatamente ad un capo di imputazione per il quale è stata disposta la remissione in libertà.

La clinica di Belvedere Marittimo, gestita dalla famiglia Rosano Tricarico, è stata più volte posta all’attenzione della Guardia di finanza per una esposizione che ha raggiunto i 97 milioni di euro. E così, nel mese di giugno scorso, i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, hanno eseguito 3 misure cautelari personali e sequestri preventivi, sia in forma diretta che per equivalente, per circa 7 milioni di euro nei confronti di 4 indagati tutti legati da parentela.

Quest’ennesima sentenza di condanna mette in rilievo due cose: il primo è che fondi pubblici erogati alla sanità privata finivano nelle tasche di pochi e venivano utilizzati per acquisto di beni di lusso e, comunque, a danno del personale e dei servizi pubblici; il secondo è, invece, la conferma a quanto già noto, in riferimento alla produttività ed alla velocità dell’azione dell’Ufficio di Procura di Paola, diretto da Pierpaolo Bruni. I procedimenti penali che hanno fatto registrare emissioni di provvedimenti restrittivi sono stati definiti in pochi mesi e quasi tutti hanno portato a condanne, facendo registrare una percentuale molto significativa: il 95 per cento.

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