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Nicola Acri detto Occhi di ghiaccio

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ROSSANO (COSENZA) – Il boss Nicola Acri ha deciso di collaborare con la giustizia dopo dieci anni trascorsi dietro le sbarre in regime di 41 bis.

Acri, noto con il soprannome di “Occhi di ghiaccio”, era a capo della ‘ndrina di Rossano (Cs) alleata con il clan dei nomadi di Cassano allo Jonio.

Scontava alcuni ergastoli incassati a seguito dei processi che, nel tempo, hanno acclarato la sua partecipazione a diversi omicidi commessi in provincia di Cosenza e in particolare nella Sibaritide, conseguenza dei numerosi conflitti di mafia che hanno insanguinato quel territorio già dalla fine degli anni Novanta.

Latitante dal 2007 era stato arrestato nel 2010 in provincia di Bologna e da allora assegnato al carcere duro. Il suo pentimento è stato ufficializzato in occasione di un processo per due vecchi omicidi che lo vede ancora imputato in Appello.

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