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Fulvio Mangone, morto per un probabile arresto cardiaco

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MANDATORICCIO (COSENZA) – Avrebbe atteso per circa un’ora e mezza l’arrivo dell’ambulanza del 118, partita dalla postazione di Trebisacce e distante dal villaggio turistico della marina di Mandatoriccio circa 70 chilometri di Strada Statale 106. Per Fulvio Mangone, colpito giovedì scorso da un malore (si pensa ad un arresto cardiaco) non c’è stato niente da fare.

Il caso del 50enne, persona stimata e conosciuta nel centro ionico, sta suscitando in queste ore indignazione e rabbia tra i cittadini e riporta alla ribalta la gravità della situazione sanitaria che si vive da anni nel basso Jonio cosentino. In particolare, nella gestione dell’emergenza urgenza, affidata dal servizio provinciale del 118 e per il fatto che, con la chiusura dell’ospedale di Cariati, da Crotone a Policoro esiste un solo Pronto Soccorso, quello dello Spoke di Rossano. Una vera e propria negazione del diritto alla salute e, come in questo caso, alla vita. 

Ad esprimere cordoglio per quanto accaduto a Fulvio Mangone e a denunciare l’abbandono di un intero territorio, che ha bisogno di sanità come il pane, è il sindaco di Campana Agostino Chiarello. «Credo che Mandatoriccio, paese limitrofo a Campana – afferma il sindaco Chiarello – abbia conosciuto una delle pagine più tragiche della sua storia: veder morire un proprio figlio nella più totale assenza di soccorsi ci rende una volta di più consapevoli del totale abbandono che questo territorio subisce quotidianamente dalle istituzioni sovra-comunali. Non possiamo più aspettare e farci massacrare – conclude – dobbiamo reagire nel ricordo di Fulvio e di tutte le vittime della mancanza di sanità pubblica sul territorio».

Chiarello, come gli altri sindaci del circondario e i movimenti civici, sostiene da mesi la battaglia per la riapertura dell’ospedale “Vittorio Cosentino” di Cariati che, ricordiamo, da Mandatoriccio Mare dista solo 5 minuti.

Intanto, il caso del 50enne mandatoriccese è approdato in Parlamento. La deputata calabrese del Movimento Cinque Stelle, Vittoria Baldino, in un intervento rivolto al premier Mario Draghi denuncia i ritardi nei soccorsi dell’ambulanza, giunta da Trebisacce e non da Cariati o da Corigliano Rossano (probabilmente i mezzi di queste due postazioni erano già impegnati in altre operazioni di soccorso). «Non può accadere che un cittadino colto da malore a Roma può pensare di salvarsi – ha affermato la parlamentare pentastellata – mentre se succede in un paesino sperduto della Calabria tutto ciò non avviene».

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