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PRAIA A MARE (COSENZA) – Si torna a temere per i contagi nell’alto Tirreno cosentino. A Praia a Mare spunta persino un caso diverso dalla cosiddetta variante Delta. Lo afferma l’amministrazione comunale in un comunicato diffuso ieri. A Tortora, l’amministrazione comunale del sindaco Iorio potenzia il supporto alla polizia locale per il “disbrigo pratiche Covid”.

A Scalea, l’amministrazione del sindaco Perrotta rende noto il bollettino con tre nuovi casi, per un totale di 17 casi attivi. Il totale delle persone in quarantena preventiva, a Scalea, è di 25. Nel vicino centro turistico, invece, il comune ufficialmente fa sapere: “L’amministrazione comunale di Praia a Mare comunica ai cittadini praiesi ed ai tanti ospiti presenti sul proprio territorio che si è realizzato un peggioramento del quadro epidemiologico locale dell’infezione da Sars-Cov 19”. E’ questo il tono dell’annuncio ufficiale dell’amministrazione di Praia a Mare diffuso ieri. E, la situazione peggiora a cavallo di Ferragosto, a pochi giorni dalla festa della Patrona che, come l’amministrazione ha già preannunciato, dovrebbe svolgersi in forma ridotta, secondo le regole anticovid.

Secondo quanto fa sapere l’amministrazione comunale praiese: “Al momento si contano 31 positivi accertati ufficialmente dalle autorità sanitarie competenti, ed un numero ragguardevole di altri soggetti, attualmente in quarantena, in attesa di conferma con il test del tampone molecolare, l’unico validato al momento, con il tampone antigenico di III generazione, per la diagnosi di certezza. In un caso, inoltre, è stata isolata una nuova variante del virus, diversa dalla forma dominante cosiddetta Delta”. E questo è un ulteriore dato particolare.

L’amministrazione prosegue: “Sembra doveroso ribadire, a questo punto, la necessità, se non obbligo, di osservare comportamenti individuali responsabili tesi ad evitare l’ulteriore peggioramento della situazione epidemiologica. Evitare gli assembramenti, mantenere la distanza di sicurezza dal proprio interlocutore/i, lavare accuratamente le mani ed indossare correttamente i dispositivi di protezione individuali (mascherine) e vaccinarsi, rappresentano, oggi ancor di più, presidi irrinunciabili di protezione individuale e sociale. L’epidemia si potrà limitare solo se si impedirà al virus di circolare nella popolazione recettiva, allo scopo anche di evitare lo sviluppo di nuove varianti potenzialmente in grado di vanificare l’efficacia dei vaccini attualmente disponibili”.

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