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Ernesto Magorno, senatore di Italia Viva e sindaco di Diamante

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ROMA- “Io ho detto negli scorsi giorni che il futuro à nelle mani di Dio, vedremo cosa succederà…”.

Ernesto Magorno, ex candidato di Italia Viva per la corsa alla Regione Calabria, dopo il passo indietro (LEGGI) non ha perso il buon umore: “Se vuole sapere altro non posso dirle nulla – dice all’AdnKronos il senatore renziano – perché ancora non è stata presa alcuna decisione…”.

Un “vedremo” che non basta per mettere a tacere i rumors insistenti che arrivano dalla Calabria, con l’ipotesi di una inedita alleanza a geometria variabile, con il partito di Renzi in pole per dare una mano al centrodestra di governo e al suo candidato Roberto Occhiuto (LEGGI), dopo lo strappo della Meloni, causa lo scontro per il cda Rai.

Alla parola “Milazzismo” Magorno scoppia a ridere, poi torna serio e ribadisce: “Non abbiamo ancora deciso nulla”. Eppure le voci sul “laboratorio Calabria”, con le prime prove di un grande centro-centrodestra a vocazione governativa, senza Fdi e con l’innesto di forze finora nel campo del centrosinistra, come appunto Italia Viva di Renzi, sono in bocca a tanti.

Dalla Lega alzano le spalle, nessuno si spinge a confermare nulla. Taglia corto Nino Spirlì, governatore oggi e candidato in ticket con l’azzurro Occhiuto: “Non ne so nulla – dice all’AdnKronos – io penso ai problemi della mia regione, del resto se ne occupano a Roma, io ringrazio Dio che abbiamo gli ospedali vuoti e che non si vedono ombre all’orizzonte”.

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