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VIBO VALENTIA – Il presunto boss della ‘ndrangheta Vincenzo Loielo, di 67 anni, di Gerocarne (Vibo Valentia), è stato rimesso in libertà. La decisione è stata presa dalla Corte d’assise d’appello di Catanzaro in accoglimento dell’istanza presentata dal difensore di Loielo, l’avvocato Francesco Sabatino, che aveva motivato la richiesta con la venuta meno delle esigenze cautelari.

Vincenzo Loielo, considerato un esponente di primo piano dell’omonima cosca di ‘ndrangheta, era in carcere dal 1991 per scontare due condanne definitive a 22 e 18 anni di reclusione in relazione ai sequestri degli imprenditori Paolo Giorgetti, di Meda (Milano) e Cataldo Albanese, di Massafra (Taranto), avvenuti, rispettivamente, nel 1978 e nel 1989.

Loielo, a conclusione del processo «Luce nei boschi» a carico della cosiddetta «Mafia di Ariola», era stato assolto (LEGGI) per il duplice omicidio di Rocco Maiolo e Raffaele Fatiga, scomparsi da Acquaro agli inizi degli anni ’90 e mai ritrovati, e dall’accusa di estorsione.

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