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CARLOPOLI – Dieci quintali di trote d’allevamento morte. La moria di pesci sarebbe stata causata dallo sversamento di un bidone contenente sostanze velenose nel fiume Corace. La sostanza nociva è finita nelle vasche dell’azienda “Bioittica della sorgente” che opera da anni nel settore della troticoltura in località Castagna. L’episodio si è verificato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre scorsi, alla vigilia del terzo memorial Rino Donato. 

Al mattino seguente sono stati i titolari dell’azienda a fare l’amara sorpresa. Dopo l’apertura dell’azienda, per l’inizio di preparazione della gara sportiva, i titolari si sono trovati di fronte al risultato di questo ennesimo episodio di chiara natura dolosa. Già in passato infatti si erano verificati danneggiamenti alla stessa “Bioittica della sorgente”. Durante gli accertamenti è stato rinvenuto, lungo il letto del fiume Corace, qualche centinaio di metri più a monte, un bidone contenente sostanze nocive, in quantità tale da provocare il disastro economico per l’azienda ed ambientale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Carlopoli, il Corpo forestale dello Stato di Taverna e l’Asp di Lamezia per l’espletamento delle procedure di rito e l’avvio delle relative indagini finalizzate anche ad individuare il tipo di sostanza utilizzata. 

La comunità tutta si è stretta intorno ai gestori della “Bioittica della sorgente” esprimendo solidarietà e condannando il grave gesto. In queste ultime ore si registrano numerose iniziative per sostenere un’immediata ripartenza dell’allevamento.

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