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CATANZARO – Rinviato a giudizio con l’accusa di pedofilia. Don Roberto Mastro, ex parroco di Belcastro, centro della Presila Catanzarese, dovrà rispondere davanti ad un giudice delle attenzioni morbose delle quali è accusato.

Lo ha deciso oggi il giudice per l’udienza preliminare Ilaria Tarantino, accogliendo così la richiesta del sostituto procuratore Alessandro Prontera. Per il sacerdote, allontanato dal paese subito dopo i fatti, il processo iniziarà nel prossimo mese di aprile. 

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La decisione di rinviarlo a giudizio è stata assunta dopo che, nella precedente udienza, la Curia Arcivescovile di Crotone-Santa Severina non è stata ammessa a costituirsi parte civile, mentre è stata accolta la richiesta avanzata dal Comune di Belcastro e delle famiglie delle presunte piccole vittime degli abusi, rappresentati dagli avvocati Concetta Stanizzi e Antonello Talerico.

LEGGI LA DECISIONE DEL GIUDICE SUL NO ALLA CURIA

Erano stati proprio questi ultimi ad opporsi fermamente alla costituzione della Curia, che nell’inchiesta non è stata citata fra le parti offese, ed anzi ne avevano piuttosto chiesto la chiamata in giudizio quale responsabile civile, e cioè come quella parte che, in caso di condanna al risarcimento dei danni, sarà obbligata in solido a pagare assieme all’imputato, richiesta che il gup ha accolto.

LEGGI LA RICHIESTA DELLA DIOCESI

Molto pesanti le contestazioni a carico del prete, che secondo gli inquirenti, deve rispondere in processo di violenza sessuale ai danni di una quindicina di minorenni, secondo le risultanze di un’indagine apertasi oltre tre anni fa a seguito della denuncia presentata da alcuni genitori di una delle presunte giovanissime vittime. Segnalazione cui se ne aggiunsero altre.

L’ALTRO CASO: PRETE COSENTINO ARRESTATO DURANTE RAPPORTO

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