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Il procuratore generale di Catanzaro, Nicola Gratteri

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FIRENZE – «Debbo esprimere la ferma contrarietà della Camera penale di Firenze a questa improvvida iniziativa». Così il presidente della Camera penale fiorentina Luca Bisori commenta, in una lettera aperta indirizzata al sindaco di Firenze Dario Nardella e al presidente del Consiglio Comunale Luca Milani, la mozione a favore dell’attribuzione della cittadinanza onoraria al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, che sarà discussa oggi in Consiglio.

Ad essere contestata è parte della motivazione. In particolare la contrarietà della Camera penale, spiega sempre Bisori, deriva da un passaggio contenuto nella premessa della mozione, in cui si afferma «che il dottor Gratteri nella notte tra mercoledì 18 dicembre 2019 e giovedì 19 dicembre 2019 ha guidato una mega-operazione che ha smantellato le cosche di ‘ndrangheta del Vibonese ricostruendo legami e affari tra imprenditoria, politica e massoneria deviata, che ha permesso l’arresto di oltre 330 persone».

«Sorprende – afferma Bisori – che la politica reputi doveroso schierarsi al fianco di quel magistrato nel corso (ed anzi, all’inizio) di una specifica indagine, quasi a voler ratificare con le forme solenni dell’onorificenza cittadina l’indiscutibile verità di una imputazione la cui fondatezza, come vuole la Costituzione, dovrà essere sottoposta ad un giudice e vagliata nel contraddittorio con la difesa, secondo le regole proprie dello Stato di diritto».

«Sconcerta insomma – prosegue – l’idea sbrigativa ed illiberale della giustizia penale che sottende la proposta di mozione».

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