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ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – I Carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 persone, 4 rumeni e 3 italiani, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione nei confronti di donne straniere provenienti dall’Est-Europa appositamente adescate, oltre che di violenza sessuale, lesioni personali e minaccia tutti reati in vario modo aggravati e commessi da maggio 2018 a gennaio 2019.

Le persone arrestate sono:

Dragoi Sebi Costel, cittadino romeno classe 1996, custodia in carcere

Dragoi Aurel Petrica, cittadino romeno 1994, custodia in carcere;

Vallone Vito, nato a Isola di Capo Rizzuto classe 1971, arresti domiciliari;

Cristofalo Giovanni, nato a Isola di Capo Rizzuto classe 1937, arresti domiciliari;

Verterame Francesco Carmine, nato a Isola di Capo Rizzuto classe 1956,arresti domiciliari;

Galion Alexandra, cittadina romena classe 2000, arresti domiciliari.

L’indagine è stata condotta dalla Tenenza Carabinieri di Isola di Capo Rizzuto (KR) dall’ottobre 2018 a gennaio 2019 e colpisce un gruppo criminale che ha adescato giovani donne dell’est Europa al fine di avviarle alla prostituzione, in alcuni casi per costringerle è stata usata nei loro confronti violenza e minacce gravi.

Le indagini sono partite dalla denuncia di una delle “schiave” che, dopo essere fuggita dai suoi aguzzini, ha cercato rifugio presso la caserma dei Carabinieri. La giovane donna, rassicurata dai militari, ha raccontato così la sua storia di violenza e costrizioni, liberandosi dal giogo che la portava a vendersi sulla strada. Ora la giovane è affidata ai servizi sociali è a avviato un percorso di recupero.

L’attività investigativa ha consentito di individuare l’intero sodalizio criminale, composta da 7 indagati uno dei quali attualmente si trova in Romania, inoltre sono state individuare altre due persone di nazionalità italiana, responsabili del reato di tentato furto, e un minorenne responsabile del reato di detenzione illegale e vendita di arma da fuoco clandestina.

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