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VICENZA – Finisce con un pareggio che non serve a nessuno la gara tra Vicenza e Crotone. Un match che i pitagorici hanno bene interpretato, complicandosi però la vita con la sciocca espulsione nel primo tempo di Schnegg. Nella ripresa la squadra di Modesto ha fatto quello che ha potuto, andando vicina al gol, ma rischiando anche di perderla.

Modesto cambia solamente un uomo e schiera a sorpresa il giovane Cangiano, che si piazza insieme a Marras alle spalle di Maric. Ed è proprio lui a mettere in apprensione nei primi minuti la difesa del Vicenza, giocando tra le linee senza dare punti di riferimento. Le azioni migliori però i pitagorici le creano sulla sinistra, come quando Schnegg riesca e trovare un pertugio, mette in mezzo un pallone molto invitante che attraversa tutto lo specchio della porta, ma né Maric né Mogos riescono a piazzare il tap-in Vincente. Lo stesso Maric (27’) non riesce ad agguantare la sfera dopo l’ottima iniziativa di Cangiano, che aveva messo praticamente il croato in porta.

Alla prima occasione il Crotone va sotto in maniera davvero rocambolesca: calcio d’angolo battuto dalla sinistra, Festa rimane immobile, Schnegg liscia con il sinistro e con lo stinco dentro insacca nella propria porta. Un gollonzo vero e proprio, che mette in salita la gara dei pitagorici. Che un minuto dopo rischiano il tracollo, questa volta l’estremo difensore è reattivo sulla conclusione a tu per tu di Diaw.

Arriva il pareggio. Tutto nasce dal solito Cangiano, che dopo aver scambiato il pallone con Maric lo serve a Marras, sinistro in corsa dal limite dell’area e Grandi che può solo tentare il tuffo. Il Vicenza sembra accusare il colpo, ma Schnegg, sempre lui, rimedia in una zona innocua il secondo giallo, lasciando la squadra in dieci poco prima della fine del primo tempo.

La ripresa, nonostante l’uomo in meno, inizia con i pitagorici in avanti e che sfiorano in maniera clamorosa il vantaggio: Estevez trova lo spazio per servire Marras che serve un cioccolatino per Cangiano che da due passi cicca clamorosamente, il pallone però finisce sul sinistro di Nedelcearu che a porta sguarnita spedisce il pallone fuori.

La replica del Vicenza non tarda ad arrivare: a mettere paura ai pitagorici è Meggiorni, che dopo qualche minuto dal suo ingresso, centra in pieno il palo dopo una corta respinta di Festa. E l’stremo difensore rossoblù è decisivo sul colpo di testa di Diaw che, ancora su calcio d’angolo, elude le marcature dei difensori pitagorici, colpisce a botta sicura, ma deve arrendersi al colpo di reni di Festa.

Nel finale latitano le emozioni, le squadre ci provano, ma hanno anche paura di perdere e alla fine ne esce fuori un brodino indigesto per entrambe.

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