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Luigi De Magistris

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Si stimano reciprocamente Amalia Bruni e Luigi de Magistris, ma, al momento, politicamente parlando, fra loro c’è un muro insormontabile, costituito dal Partito democratico calabrese.

Ieri, la famosa neurologa, candidata scelta da Pd e M5s, aveva rivolto un messaggio conciliante all’ex pm, candidato governatore sostenuto da liste civiche e altre forze della sinistra.

«Non vedo de Magistris come un oppositore – aveva detto Amalia Bruni – sarei felice se venisse con noi». La scienziata pure in altre occasione aveva lanciato “teneri” messaggi al sindaco di Napoli, per raggiunge un’intesa e correre assieme alle regionali, opponendo così un fronte unico, al raggruppamento di centrodestra, guidato dal ticket Occhiuto-Spirlì.

Ma de Magistris respinge categoricamente l’invito della direttrice del centro calabrese di neuro-genetica. «Non esiste nessuna possibilità – ha affermato l’ex pubblico ministero – che la nostra coalizione possa convergere sulla Bruni. Semmai, se la Bruni vuole davvero il cambiamento senza accompagnarsi ai responsabili dello sfascio dei diritti in Calabria, a cominciare proprio dalla Sanità, si unisca a noi prima che sia troppo tardi».

Domani, arriverà a Lamezia il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta per sostenere la candidatura della Bruni. Il clima sull’asse Pd-M5s è sicuramente più sereno, rispetto alle convulse settimane di maggio, giugno e inizio luglio, quando non si riusciva a trovare la quadra, dopo i “ritiri” di dei candidati Nicola Irto e Maria Antonietta Ventura.

C’è la consapevolezza, però, che il mancato accordo con de Magistris (ammesso e non concesso che alla fine l’ex governatore dem Mario Oliverio, rinunci all’annunciata scissione, condividendo la scelta del suo partito) porti ad una sconfitta quasi certa, contro un centrodestra che, rimanendo così le cose, appare strafavorito al nastro di partenza.

Il Nazzareno, prima con Zingaretti, poi con Letta, aveva tentato il dialogo con de Magistris, anche considerando le elezioni comunali di Napoli, che si svolgeranno in concomitanza con le regionali calabresi.

Purtroppo, però, una parte del Pd calabrese ha eretto un muro insormontabile contro l’ex pm, quando questi ha deciso di scendere in campo in Calabria.

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