X
<
>

La piccola nata sulla “carretta del mare”

Condividi:
2 minuti per la lettura

CAMINI (REGGIO CALABRIA) – “Splendore”, nome tradotto in italiano di Sana, è arrivata a Camini. Dopo l’avventuroso parto sulla caretta del mare giunta a Roccella alla fine del mese di novembre il sindaco di Camini, Giuseppe Alfarano, si è reso disponibile ad ospitare la mamma e la neonata. Per loro è stato messo a disposizione un piccolo appartamento nel centro storico del paese arredato e attrezzato di tutto il necessario.

Il primo cittadino, dopo aver preso contatti con la Prefettura di Reggio Calabria, si è anche adoperato al fine di consentire il ricongiungimento della famiglia con il fratello della donna e di un altro figlio di tre anni, che si trovavano sullo stesso barcone e al momento ricoverati in una struttura ospedaliera di Palermo perché risultati positivi al Covid-19.

A dare alla luce Sana è stata Batul, una giovane donna di origini siriane di appena ventiquattro anni, stipata insieme ad altre 240 persone su un vecchio peschereccio partito dalla Turchia e soccorso a 80 miglia dalla costa, dopo l’allarme lanciato su Twitter.

Dopo il ricovero all’ospedale di Locri, nei reparti di ginecologia e pediatria, la donna e la bimba sono state costantemente tenute sotto controllo dai sanitari, e ora, con buona probabilità, resteranno nella Locride.

L’intenzione di Alfarano, perciò, è quella di non separare la famiglia che sarà per questo ospitata a Camini avendo il primo cittadino garantito la disponibilità e l’ospitalità per l’intero nucleo familiare presso la casa di “Mamma Giulia”.

«La bambina è bellissima – ha detto il sindaco del piccolo centro dell’alto Ionio reggino – peccato che dormiva ma mi ripropongo di andarla a trovare domani soprattutto per verificare se la signora ha bisogno di qualcosa di particolare anche se la comunità si è subito attivata compiendo gesti di grande solidarietà e vicinanza».

Il caso particolare della nascita della bambina in mare aperto, con onde alte e mare in tempesta, ha commosso l’Italia e ora a Camini tutti sentono la bambina come loro. Del resto il paese ha offerto accoglienza già a una trentina di profughi provenienti proprio dagli ultimi sbarchi di Roccella Ionica.

Giuseppe Alfarano, al suo secondo mandato consecutivo di sindaco a Camini, non è nuovo a questi gesti di grande umanità e lo scorso 14 novembre aveva ritirato a Sasso di Castalda, in Basilicata, il premio “Mimmo Beneventano” proprio per il suo impegno a favore della democrazia e contro le mafie e per l’azione di sostegno a favore degli immigrati per la loro integrazione attraverso una serie di iniziative svolte in collaborazione con associazioni e cooperative locali.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE