X
<
>

Il sindaco Bruno Bartolo con gli assessori

Share
3 minuti per la lettura

Il sindaco di San Luca, Bruno Bartolo spiega perché non si è candidato «abbandonati dallo Stato» ma Cosmo aggiunge: «molliamo per gli avvisi di garanzia»


SAN LUCA- «Certo l’avviso di garanzia è stato un pugno allo stomaco ma il motivo della mia mancata ricandidatura è la solitudine. Mi hanno abbandonato. Qua in questa stanza del consiglio comunale cinque anni fa c’era l’allora prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, ci ha detto candidatevi perché non vi abbandoneremo ma così non è stato». Lo dice con forza Bruno Bartolo, il sindaco di San Luca che ha scelto di non ricandidarsi alle elezioni comunali.

LEGGI ANCHE: MANCANO LISTE, SAN LUCA RISCHIANO DI SALTARE LE URNE

Ieri, 21 maggio 2024, nella sala del consiglio comunale, insieme alla sua giunta comunale, ha incontrato cittadini per spiegare i motivi della mancata candidatura. «E, per dire cosa ho fatto in questi cinque anni, perché è giusto che la gente sappia», dice Bartolo che ha proseguito: «Ci sono stati giorni difficili. Giorni bui, in cui ho sentito forte il senso della solitudine. In quei giorni sul piano pratico ho avuto la netta consapevolezza della insufficienza strutturale dell’Ente Comunale».
Ha quindi parlato del poco personale a disposizione. «Da quando mi sono insediato come sindaco sono andate in pensione sei unità lavorative. Non posso nascondere che questa consapevolezza è una, forse la principale, delle ragioni che mi hanno convinto a non ricandidarmi. Escludendo categoricamente qualunque forma di condizionamento ndranghetistico o malavitoso». Lo sottolinea Bartolo: «quella gente sa chi sono, chi siamo, come la penso e come vivo e sa che noi siamo dalla parte opposta della loro. La mia azione si è mossa nella costante attenzione per la legalità declinata – precisa- sia in senso formale che in senso istituzionale».
Per le cose fatte Bartolo tira un bilancio positivo: «saldo totale di cassa 1.586.688,47 euro, di cui cassa vincolata 710.104,44 euro. Saldo libero 876.584,03 euro». Mentre per le opere fatte nel lungo elenco siglato dal sindaco uscente di San Luca ci sono 76 milioni di euro per le opere pubbliche. E, poi, ancora «la strada per Polsi è un’opera finanziata e progettata in attesa di realizzazione. Così come il rifacimento del manto erboso dello stadio in sintetico».

COSMO: «NON MI SONO RICANDIDATO PER GLI AVVISI DI GARANZIA»

Un sindaco Bartolo, che insieme alla sua giunta potranno essere ricordati anche per i rimborsi spese liquidate. 550 euro in tutto il quinquennio del mandato amministrativo. «Gli assessori – ha precisato il sindaco di San Luca- non si sono mai presi un centesimo di rimborso. Io questi 550 euro li ho spesi: 200 euro li ho usati per andare a Roma con Klaus Davi per incontrare il ministro dei lavori pubblici per la strada di Polsi; 180 euro per andare i biglietti per ad onorare il calciatore morto nell’incidente stradale e 130 euro un giorno siamo stati convocati a mezzogiorno in prefettura per il comitato dell’ordine per e poi le 16 eravamo convocati per un tavolo tecnico per preparare il piano per lo svolgimento della festa di Polsi. E, questi li ho spesi per mangiare, eravamo io, l’ingegnere del comune e l’autista».
Oltre i numeri del bilancio Bartolo ha ringraziato la regione Calabria. «Il presidente Occhiuto, la vicepresidente Princi e il consigliere Crindesi», ma si è tolto qualche sassolino nella scarpa. «Non posso ringraziare quei consiglieri che con scuse puerili, quando la nave sembrava che stesse per affondare per le vicissitudini a tutti note, inaspettatamente si sono dimessi».
Anche ieri, al suo fianco Bartolo ha avuto la giunta al completo: il vicesindaco Domenico Grasso vicesindaco e gli assessori Francesco Cosmo e Mario Moscatello. «Avremmo dovuto ricandidarci, – ha detto Muscatello al termine dell’incontro- gli avvisi di garanzia per un amministratore sono ormai normale amministratore». Se Bartolo evidenzia come a San Luca si sentono abbandonati, l’assessore Cosmo sottolinea: «Io non mi sono ricandidato per via degli avvisi di garanzia. Quando noi siamo stati eletti quei problemi già c’erano, le cose non possono essere a orologeria, devono emergere tanti aspetti».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE