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L'attività presa di mira a Pizzo

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PIZZO (VV) – Avrebbe dovuto aprire a giorni la sua attività dopo una vita trascorsa a fare il commerciante ambulante di frutta. Ma qualcuno ha pensato mettergli i bastoni tra le ruote per costringerlo a rinunciare a quell’immobile che aveva acquistato poco tempo fa. Prima l’incendio del camion e nella stessa notte l’apposizione di una tanica di benzina davanti all’entrata del locale.

D. C., esercente napitino è finito nel mirino della criminalità che si è manifestata a lui con un messaggio inquietante, danneggiando il mezzo sul quale fino all’altro ieri gli ha consentito di portare il pane a casa. Un gesto gravissimo – anche perché commesso in via “preventiva”, con lo scopo, come detto, di fargli desistere dal proseguire nella sua attività – sul quale stanno indagando i carabinieri della Stazione agli ordini del maresciallo Marco Failla e i colleghi della Compagnia di Vibo guidati dal capitano Stefano Scollato, sotto il coordinamento dell’Ufficio di Procura.

I malviventi hanno agito nella notte tra lunedì e ieri, dando alle fiamme il camioncino utilizzato dalla vittima per la vendita di frutta e verdura, parcheggiato sulla trafficata via Nazionale. Le fiamme hanno anche provocato il danneggiamento di un furgone parcheggiato accanto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto ad estinguere il rogo, ma il veicolo è di fatto inutilizzabile.

Sembrava finita lì per il povero ambulante, ma non è stato cosi. Ieri mattina l’uomo, sulla cinquantina, si è recato presso il locale che aveva rilevato da un altro commerciante ortofrutticolo, dopo che questi aveva cessato l’attività, e giunto nei pressi della saracinesca d’entrata ha visto una tanica contenente benzina.

Quindi, nuova chiamata agli uomini dell’Arma che si sono recati sul posto per prendere in consegna la tanica ed acquisire, come in occasione dell’incendio del mezzo, i filmati delle telecamere di altri locali commerciali presenti nelle vicinanze e che, su via Nazionale, non mancano di certo.

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