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VIBO VALENTIA – Traffico in tilt questa mattina nel capoluogo di provincia per via delle operazioni di demolizione del chiosco per la vendita di frutta e verdura appartenuto alla famiglia del collaboratore di giustizia Andrea Mantella. Le ruspe si sono messe in azione Intorno alle 8 alla presenza delle forze dell’ordine, del comandante della Municipale di Vibo, Michele Bruzzese, del sindaco Maria Limardo e del vice Pasquale Scalamogna.

Si tratta di una piccola costruzione sita nei pressi del mercato settimanale, precisamente in piazza delle Erbe, in pieno centro città,  già oggetto di incendio nel febbraio del 2019. Essendo, dunque, in una zona centrale, le operazioni hanno creato disagi al traffico – visto che si tratta di orari particolarmente critici in quanto vi è l’apertura dei numerosi uffici che gravitano nella zona nonché delle scuole -, con buona pace dei cittadini che è rimasta bloccata. C’è chi, alla vista delle auto delle forze dell’ordine, ha pensato che fosse successo un incidente o, peggio, un omicidio. Fortunatamente nulla di tutto questo.

La demolizione rientra in una stretta operata dal Comune che il 2 giugno scorso aveva deciso di procedere in tal senso non solo verso la frutteria – ormai chiusa da anni – della famiglia dell’ex boss scissionista di Vibo ma anche verso altri manufatti. Al riguardo aveva impiegato una cifra di 100mila euro. L’ente locale aveva inviato ai proprietari l’ingiunzione a procedere in tal senso al fine di ripristinare l’originario stato dei luoghi, ma senza ricevere risposta e pertanto, sulla scorta degli adempimenti svolti, aveva bandito una gara d’appalto – con procedura aperta – per individuare la società che avrebbe dovuto occuparsi di portare a termine le operazioni di abbattimento delle sei costruzioni abusive.

Oltre al chioschetto, gli altri manufatti abusivi da demolire, o già demoliti, risultano presenti tanto nel capoluogo quanto in qualche frazione. Per quello della famiglia Mantella l’ingiunzione risale al 25 marzo del 2021 e il costo impiegato per l’abbattimento è stato quantificato in 1.900 euro.  Le altre strutture sono le seguenti: una su Viale delle Industrie, a Vibo Marina, che fa parte del cosiddetto “Compendio Pennello”; il proprietario non ha ottemperato all’ordinanza di demolizione del 10 febbraio del 2022 e gli uffici preposti di Palazzo Razza hanno effettuato lo studio di fattibilità e l’impegno di spesa per procedere alle operazioni quantificandolo in 14.350 euro, Iva esclusa.

Il terzo manufatto è sito lungo 38 metri per 12 e 6,5 di altezza ubicato nella zona industriale di Portosalvo e l’ingiunzione di abbattimento era stata redatta il 27 aprile del 2010 alla quale non è mai stato dato seguito. In questo caso l’ammontare della spesa è di 43mila euro. Il quarto è una edicola funeraria in muratura all’interno del cimitero del capoluogo. In questo caso l’ordine di demolizione risale al 9 giugno del 2019 e il costo quantificato è di 7.150 euro.  Le ultime due demolizioni riguardano due pozzi luce su un fabbricato comunale realizzati in via Roma, nella frazione Longobardi per un impegno di spesa di 4.600 euro (l’ordine di demolizione è del 27 settembre 2021) e una porzione di un fabbricato anche in questo caso su Viale delle Industrie (l’ingiunzione risale al 7 maggio 2018 e il costo è di 7.800 euro).

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