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VIBO VALENTIA – Svolta nelle indagini sul servizio di raccolta dei rifiuti nel territorio di Vibo e frazioni. 

La procura della Repubblica, nella persona del procuratore Camillo Falvo, ha iscritto nel registro degli indagati quattro dirigenti della Ecocar, ditta che ha vinto l’appalto da 12milioni di euro emanato dal Comune capoluogo due anni fa.

Si tratta di Pietro Dominici, legale rappresentante di Ecocar, Francesco Deodati, capoarea dei cantieri, Antonio Natoli, preposto alla gestione tecnica e responsabile del cantiere vibonese, e Carmine Orlando, direttore dell’unità territoriale.

Nello specifico, in concorso morale e materiale tra loro, nelle rispettive qualità, “non adempiendo agli obblighi che gli derivavano dal contratto di fornitura concluso con il Comune di Vibo Valentia in data 11 settembre 2020 (Rep. N. 219), facevano mancare opere necessarie al servizio pubblico integrato di igiene urbana comunale; nella specie omettevano il servizio di spazzamento, scerbamento e ritiro dei rifiuti o lo eseguivano in maniera difforme e inadeguato rispetto a quanto contrattualmente previsto”.

Condotte che vanno dal 16 giugno 2020 e tuttora in atto, specificano gli investigatori.

Il settore della raccolta dei rifiuti, resta, dunque, molto caldo e adesso, questa indagine condotta dal pm Concettina Iannazzo, che fa il paio con una serie di esposti presentati pochi mesi addietro dal sindaco Maria Limardo e dal sindacalista Gianni Patania, sui diffusi disservizi, certifica che delle carenze ci sarebbero state e continuerebbero ad esserci nonostante un contratto d’appalto di ben 12 milioni di euro, il più ricco mai realizzato.

Ma che le carenze nel servizio vi siano state fino ad oggi è testimoniato anche dalle numerose penali, per oltre 300mila euro, inflitte dal Comune alla ditta nel corso dei mesi, con ammassi di rifiuti non rimossi. E il procuratore Falvo, sulla questione ambientale, si sa, è particolarmente sensibile…

La replica della Ecocar

Alessandro Diddi, in qualità di difensore della società ECO.CAR. Srl, e di alcuni dipendenti della stessa, ha precisato che «la società e i suoi dipendenti, è totalmente estranea alle
maleodoranti vicende di commistione tra criminalità organizzata e appalti pubblici».

In particolare «la ECO.CAR Srl ha vinto l’appalto nel 2020 e non ha nulla a che vedere con
gli episodi, accaduti l’estate del 2018, richiamati negli articoli. Recentemente la Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha chiuso le indagini preliminari a seguito di un esposto presentato dal Sindaco della stessa città nel quale ha denunciato presunti, quanto inesistenti, inadempimenti della ECO.CAR. Srl. nell’esecuzione del servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti».

Tuttavia «la società mia assistita ha già presentato alla Procura della Repubblica una articolata e documentata memoria con la quale è stata destituita di fondamento
la denuncia sporta dal Sindaco».

«Siamo in attesa della decisione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia sulla difesa documentata presentata dalla società ECO.CAR. Srl. C’è solo da sperare che questa diffamatoria campagna stampa non faccia parte di un più articolo e subdolo progetto finalizzato a colpire e danneggiare le parti mie assistite».

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