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Il municipio di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Non solo al Comune – dove si sono recati nuovamente ieri mattina – ma anche presso la sede vibonese della Dusty gli investigatori hanno acquisito documentazione destinata a confluire nel già corposo fascicolo d’inchiesta coordinata dal procuratore capo Bruno Giordano e condotta dagli uomini della sezione Ambiente e territorio guidati dal luogotenente Gaetano Vaccari.

Gli investigatori stanno quindi lavorando “sine die” per stabilire se nella vicenda del caos rifiuti di questi ultimi tempi vi siano elementi di natura penale, se e dove vi sono stati intoppi che hanno portato ad una situazione di estrema emergenza. L’acquisizione di atti è avvenuta praticamente in contemporanea con l’escussione, nelle ultime 48 ore di due ex assessori comunali all’Ambiente, Giuseppe Russo, l’altro giorno, e Antonio Scuticchio proprio ieri mattina, quella del dirigente della Polizia Muncipale, Filippo Nesci e le dimissioni del direttore per l’esecuzione del contratto d’appalto, da 10 milioni di euro per tre anni, tra Palazzo “Luigi Razza” e l’azienda catanese.

Come ampiamente anticipato nei giorni scorsi sulle colonne del Quotidiano, Scuticchio è stato chiamato a rendere sommarie informazioni testimoniali in qualità di persona informata sui fatti. E di circostanze, evidentemente, l’ex componente della giunta comunale ne ha riferite un bel po’ visto che per oltre due ore ha risposto alle domande degli investigatori, parlando molto probabilmente delle varie situazioni che ha dovuto fronteggiare nel corso dell’incarico. Il discorso potrebbe essersi pertanto incanalato sul passaggio da Ased a Dusty, sul bando dei rifiuti, sull’emanazione del regolamento per il servizio di raccolta, sul piano di gestione e sulla partecipazione al bando della Regione Calabria nonché, infine, sulle proteste dei lavoratori rimasti esclusi dall’impiego nel passaggio tra la società reggina e quella siciliana.

Scuticchio restò alla guida dell’assessorato all’Ambiente dal gennaio 2016 alla fine di luglio dell’anno successivo e, una volta fuori da Palazzo Razza, non ha mancato in più occasioni di esprimere la propria voce critica in merito alla situazione della raccolta dell’immondizia nel territorio comunale. Una volta sentiti ex assessori, dirigenti ed impiegati comunali, rappresentanti e lavoratori dell’azienda, è verosimile ritenere che gli investigatori convochino presso gli uffici della sezione Pg della Procura anche il sindaco Elio Costa.

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