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Francesco Vangeli con i fratelli e la sorella

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VIBO VALENTIA – Siamo ad una svolta, probabilmente decisiva, nel caso della sparizione del 25enne Francesco Vangeli, avvenuta tra il 9 e il 10 ottobre scorso. La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha avocato a sé il fascicolo, avrebbe fatto partire, infatti, i primi avvisi di garanzia. La circostanza sarebbe stata determinata dalla nomina, avvenuta il 20 novembre scorso, di un consulente informatico, l’ingegnere Valente, di Cosenza, per accertamenti tecnici irripetibili che costituiscono il primo atto garantito dell’inchiesta e, appunto, presuppongono la presenza di almeno una persona iscritta nel registro degli indagati anche se l’ipotesi più accreditata farebbe presumere che gli indagati siano almeno due: si tratterebbe di Giuseppe Prostamo, di 24 anni, di San Giovanni di Mileto, ritenuto appartenente all’omonima cosca, e del fratello Antonio.

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Il compito del perito sarà quindi quello di analizzare il contenuto del telefono cellulare del 25enne di Scaliti di Filandari del quale è stata rinvenuta, bruciata, nei pressi dello svincolo autostradale di Mileto (LEGGI LA NOTIZIA), l’autovettura. Non solo, ulteriori verifiche verranno estese anche al personal computer del giovane del quale proprio ieri ricorreva il compleanno e di altri dispositivi già posti sotto sequestro. Massimo riserbo dagli ambienti investigativi sui nomi e sul numero di persone coinvolte – anche se sembrerebbero essere un paio – nei confronti delle quali sarebbero state avanzate le ipotesi di reato di omicidio e occultamento di cadavere,

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