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VIBO VALENTIA – «Nessuno si occupa di sistemare i problemi che emergono, l’unica cosa che fanno è stringere le spalle». Sono queste le parole di Salvatore, proprietario del B&b “The maze” di Vibo, che denuncia la carenza idrica che persiste, da troppo tempo oramai, in diversi comuni.

«L’estate scorsa per noi è stata micidiale – evidenzia l’imprenditore – l’acqua mancava di continuo, e nonostante avessi parecchie persone all’interno della struttura io rimanevo puntualmente senza, e in più dovevo anche pagare le cisterne». Tra l’altro, l’amministrazione comunale «nonostante veda che un problema ci impedisce di lavorare, di incrementare le presenze, non provvede a far intervenire qualcuno che si occupi della risoluzione, vista la mole di tasse».

Effettivamente, ciò che è emerso negli ultimi giorni non fa altro che confermare questa difficoltà. Come se non bastasse nei mesi di luglio e agosto non verrà consentito l’utilizzo dell’acqua proveniente dalla rete idrica comunale per usi diversi da quelli domestici.

«Sembra davvero di stare all’inferno – palesa Vincenzo Guarna, proprietario dell’hotel Palazzo Neri – tra temperature molto elevate, siccità, il Comune di Vibo che manda acqua solo tre ore di mattina appena sufficiente per riempire il serbatoio (e non sempre). Come possiamo lavorare così? Com’è possibile pensare di poter incrementare e di incentivare il turismo in queste condizioni?».

Una serie di domande, che purtroppo non trovano risposta e che lasciano con l’amaro in bocca molti albergatori, ma anche cittadini, ormai stufi: «È il momento di darci un taglio. Siamo in piena estate e non dobbiamo aver paura di tornare dal mare e non poterci neanche lavare».

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