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L'incendio ai mezzi agricoli e alle serre

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ROMBIOLO (VIBO VALENTIA) – Tempi bui per chi, in un contesto sociale difficile, cerca di fare impresa e di creare posti di lavoro. Ancora una volta un piccolo imprenditore agricolo di Presinaci, F.D. (41 anni), è stato preso di mira da ignoti malviventi. Gli inquirenti, al momento, restano abbottonati, ma appare improbabile che l’incendio scoppiato nella sua azienda sia da ricondurre a cause accidentali.  

Il rogo, sviluppatosi la sera di domenica, ha completamente distrutto due trattori, diversi attrezzi agricoli e danneggiato le serre che servivano alla coltivazione di prodotti ortofrutticoli. La zona si trova distante dal centro abitato. Non a caso, ad accorgersi delle altissime lingue di fuoco sono stati gli abitanti della periferia che hanno allertato i vigili del fuoco. I pompieri, giunti sul posto con una squadra, hanno provveduto ad estinguere l’incendio impedendone la propagazione. I danni ammontano a oltre 40 mila euro.

Purtroppo, la storia si ripete. Nel febbraio, sempre di quest’anno, un altro incendio aveva seminato distruzione e devastazione: un capanno andato completamente in fumo, un trattore ridotto in cenere, diversi ettolitri di olio extravergine da buttare, una quantità imprecisata di salumi andati perduti, così come tutta l’attrezzatura agricola custodita nella baracca.

E ancora prima, nel 2017, qualcuno recise i teli che servivano a protezione della serra in cui erano state messe a dimora le piantine di ortaggi. E l’anno prima su un altro appezzamento di terreno gli furono tagliati centinaia di alberi di ulivo.

Cos’altro deve succedere prima che le istituzioni si facciano carico di proteggere un cittadino che chiede solo di poter lavorare in pace? Quando si porrà fine a questa sequela di danneggiamenti, angherie e intimidazioni? In gioco non c’è solo il futuro di una famiglia, ma anche e soprattutto la serenità di una intera comunità. E di questo bisogna tenerne sempre conto.  

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