X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Il sindaco di Stefanaconi ha tentato di salvare un agricoltore morto per un infarto fulminante. Lo stesso primo cittadino stamattina ha affidato ai social il racconto di questa tragedia esprimendo il suo cordoglio. Cordoglio – scrive il sindaco – per non essere riuscito a salvare quella vita, quella di un agricoltore morto sotto i suoi occhi per un infarto, e per aver perso una persona che era solita incontrare nelle sue escursioni.

Salvatore Solano, ex presidente della Provincia di Vibo e attuale sindaco di Stefanaconi, racconta così una tragedia avvenuta proprio stamani nella quale ha dovuto dire addio a un suo concittadino, un agricoltore che conoscenza bene. Ha fatto il possibile per rianimare quella persona colpita da infarto ma, purtroppo, a dispetto del suo nome di battesimo, non ha potuto fare di più e quando l’ambulanza è giunta sul posto era ormai troppo tardi.

“Ho sempre lottato – esordisce – ma questa volta non sono riuscito a salvare la vita ad un uomo, ad un grande lavoratore. Come di consueto, quasi ogni mattina vado per la solita passeggiata, questa mattina in compagnia di mio fratello, lungo il tracciato naturalistico che da Stefanaconi porta alla frazione Morsillara. All’altezza del podere di alcuni signori anziani, con cui ho il piacere di scambiare spesso due parole, mi sento chiamare: venite sindaco si sente male ‘Nofru. Ci siamo avvicinati di corsa con mio fratello ed accovacciato all’esterno dell’autovettura un uomo che spesso incontravo con il suo trattore. Si stava preparando per iniziare la sua giornata di lavoro”.

Il sindaco riferisce quindi di non aver perso un’attimo, e nonostante la corposa stazza di quella persona, l’ha messa supina a terra per poi iniziare il massaggio cardiaco. “Per circa 10 minuti, facendomi aiutare da mio fratello, ho lottato fino allo stremo delle mie forze con la speranza che all’arrivo dell’ambulanza un segno di vita ancora ci fosse. Non ci sono riuscito, non c’è stato nulla da fare! Quell’uomo, quel grande lavoratore lascia questa terra, lascia il suo campo ancora da arare. Riposa in pace”, ha concluso Solano, comprensibilmente turbato per l’accaduto.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE