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Un uomo è morto nel Vibonese dopo aver respirato delle esalazioni tossiche fuoriuscite da una cisterna che stava pulendo


FILADELFIA (VIBO VALENTIA) – Tragedia in una zona di campagna nel territorio di Filadelfia dove un uomo di circa 61 anni, Francesco Serratore, è morto in seguito alle esalazioni provenienti da una cisterna all’interno della quale era si era sporto per effettuare un controllo. La dinamica esatta è al vaglio dei carabinieri che hanno avviato le indagini.

L’uomo, viveva in Svizzera, aveva fatto ritorno nel centro del Vibonese sembra per qualche giorno di relax mentre la moglie era rimasta nel Paese elvetico. Oggi, 30 aprile 2024, nel tardo pomeriggio, verso le 19, secondo quanto appreso da una prima ricostruzione, era intento ad eseguire la pulizia di una cisterna, sita nei pressi della casa, di circa 200 litri di capienza utilizzando dei solventi che aveva versato dal foro posto alla sommità della stessa. Ma, nel momento in cui si è sporto all’interno per una verifica, è stato investito dai fumi tossici che lo hanno stordito prima e ucciso poco dopo a causa della esposizione prolungata alle esalazioni.

MORTO PER ESALAZIONI TOSSICHE NEL VIBONESE, L’ALLARME DATO DAI FAMILIARI

A dare l’allarme è stata la cognata della vittima. La donna, che non vedendo il congiunto fare ritorno a casa è andata a cercarlo, lo ha trovato incastrato con la parte superiore del corpo all’interno del serbatoio. Resasi conto della gravità della situazione ha chiamato i soccorsi. Malgrado il tempestivo intervento dei vigili del fuoco, che sono arrivati sul posto dal distaccamento di Vibo Marina, e degli altri soccorsi la situazione è finita in tragedia. Purtroppo, infatti, per il 61enne non c’era più nulla da fare. Il personale del 115 ha dovuto incidere la cisterna per recuperare il corpo che era rimasto incastrato. Le operazioni si sono concluse intorno alle 21.

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